Centri Storici delle Madonie, soluzioni a confronto

Redazione

Politica

Centri Storici delle Madonie, soluzioni a confronto
Le politiche adottate a Gangi e Petralia Sottana per recuperare il centro

18 Gennaio 2016 - 00:00

Mentre a Palermo tiene banco l’allarme per i crolli nel centro storico le Madonie propongono soluzioni diverse che riteniamo utile mettere a confronto.

Gangi già negli anni scorsi ha ottenuto una certa notorietà con l’iniziativa delle “case a 1 euro”. Diverse le testate giornalistiche e i canali televisivi che hanno trattato l’argomento aiutando anche la buona riuscita dell’iniziativa che però, a dire il vero, se ha avuto ed ancora ha buone prospettive, tarda ad imprimere al centro storico quella svolta tanto desiderata e per la quale già precedenti amministrazioni avevano lavorato non poco. Ad oggi le case acquistate ad 1 euro sono davvero poche mentre lascia ben sperare la quantità di richieste depositate al Comune. In particolare l’iniziativa, unica nel suo genere, prevede che il Comune chiede la disponibilità ai propri concittadini di cedere gratuitamente immobili vetusti da ristrutturare e utilizzare per finalità turistico-ricettive o abitative. A occuparsi della transazione vera e propria, gratuitamente, è un’agenzia immobiliare locale la “Alessandro Cilibrasi”, ma la richiesta di assegnazione degli immobili, messi a disposizione dai proprietari, deve essere fatta agli uffici comunali. Unico obbligo, per i neo proprietari, è quello di procedere alla ristrutturazione dell’immobile entro due anni.

A Petralia Sottana invece giunge finalmente alla fase operativa  il  primo Programma Costruttivo del Centro storico che prevede l’acquisizione di fabbricati da ristrutturare ed adibire  ad edilizia residenziale pubblica e convenzionata.  “A breve – fanno sapere dal municipio – partirà la realizzazione  di 14  alloggi di edilizia economica e popolare”. Il 6 febbraio scorso infatti,  l’Assessorato  Regionale alle Infrastrutture ha emanato il decreto che autorizza la spesa  per un importo di 2.458.000 relativo al progetto approvato dall’ amministrazione guidata dal sindaco Santo Inguaggiato, dandone  contestuale comunicazione  al Comune e all’Istituto  Autonomo Case Popolari.  La scelta  di realizzare gli alloggi nel Centro storico, recuperando il patrimonio edilizio esistente, risale al 2010 allorquando il comune si trovò tra i beneficiari di un  finanziamento che prevedeva  la realizzazione  di appartamenti in quattro edifici condominiali alla periferia del paese, L’Amministrazione Inguaggiato  intraprese una battaglia al fine di spendere quei soldi nel centro storico, attingendo alla notevole offerta di abitazioni da ristrutturare.  Una battaglia conclusasi positivamente grazie anche  al  ruolo attivo degli uffici e degli organi tecnici dello IACP.  A determinare la richiesta di una riconversione delle somme in direzione del risanamento del Centro Storico alcuni punti irrinunciabili: impedire una ulteriore cementificazione e un inutile consumo del territorio; evitare lo spopolamento e la fuga di altre famiglie verso la periferia con aumento, in prospettiva, dei costi  per  l’igiene ambientale, la mobilità e i servizi a rete, con tutte le implicazione connesse e, prima tra tutte, l’inquinamento.  “Una scelta culturale e sociale-afferma il sindaco Santo Inguaggiato- per  riportare l’attenzione sul valore dei centri storici minori, il cui degrado va contrastato con investimenti a partire da quelli pubblici, affinché vengano rivalutati per la qualità della vita che offrono, nel nostro caso all’interno di un’area di pregio come quella del Parco delle Madonie”

Tornando a Gangi, l’ultimo rogito notarile relativo alle “case a 1 euro” è proprio di pochi giorni fa e, come conferma l’assessore Giuseppe Pane, riguarda un’immobile di Via Gaspare Vazzano, ceduto da Gandolfo Salerno e Giuseppe Sauro alla direttrice del porticciolo turistico di Milazzo Rosaria Francesca Marino. “Voglio ringraziare – ha detto il sindaco Giuseppe Ferrarello – i miei concittadini che hanno ceduto gratuitamente l’immobile e la signora Marino diventata proprietaria di una abitazione in uno dei Borghi più belli d’Italia, nonostante il periodo di crisi la nostra iniziativa funziona, oggi per le amministrazione pubbliche è un’occasione per eliminare il pericolo nei centri storici che si sgretolano basti vedere quanto sta accadendo a Palermo ma lo è anche per i privati che cedendo l’immobile gratuitamente, a chi ne ha interesse ad utilizzarlo, eliminano alla base pericolo e responsabilità, invito i miei colleghi sindaci a seguire il nostro esempio”.

Sulla questione centro storico è intervenuta anche il segretario del PD di Gangi, Ing. Giandomenico Lo Pizzo, che prendendo spunto dall’iniziativa di Petralia Sottana, propone al Comune di Gangi di affiancare alla campagna mediatica delle case a 1 euro soluzioni più incisive per il ripopolamento del centro storico e per l’attivazione di un circuito economico positivo per l’artigianato locale: “Il Comune potrebbe acquisire la disponibilità a cedere (anche ad un euro) immobili del centro storico da parte dei cittadini, proponendo un piano allo IACP che, se ritiene valida la proposta la finanzia, il Comune si impegna a cedere per un certo numero di anni gli immobili che poi verranno assegnati a giovani coppie o comunque a chi ne ha i requisiti a fronte di un canone di affitto popolare. Si innescano così – afferma Lo Pizzo – vantaggi reali per l’economia: lavoro per le imprese e artigiani per la ristrutturazione degli immobili e nuove risorse economiche per gli esercenti del centro storico che avranno a disposizione un congruo numero di nuove famiglie come nuovi potenziali clienti. Senza nulla togliere – conclude Lo Pizzo – all’iniziativa delle case ad un euro, efficace da un punto di vista promozionale anche se aspettiamo ancora di conoscere i numeri dell’economia prodotta,  da convinto assertore del rilancio turistico dei nostri territori dico che di solo turismo il paese muore.

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