Un madonita alla Regione, intervista al neo deputato Giuseppe Di Maggio

Michele Ferraro

Politica

Un madonita alla Regione, intervista al neo deputato Giuseppe Di Maggio

09 Dicembre 2016 - 11:07

Si è insediato in settimana il neo deputato Giuseppe Di Maggio, l’avvocato di Campofelice di Roccella che, a 10 mesi dal ritorno alle urne, è stato chiamato a sostituire Francesco Cascio all’Assemblea Regionale Siciliana.

“Ho riscontrato immediatamente grande solidarietà politica da parte del territorio. E’ evidente che le Madonie sentivano forte il bisogno di una rappresentanza politica a Palazzo dei Normanni” ci confida subito Di Maggio che poi aggiunge subito una stoccata “nel nostro territorio c’è un grande vuoto politico da colmare. Ancora una volta le Madonie sono state considerate ed utilizzate come una “riserva indiana” buona per saccheggiare voti ed andare via. Il fatto che oggi ci sia un deputato, anche solo per poco tempo, potrà tornare utile per fare entrare nel Palazzo le istanze del territorio, è un dovere che sento forte addosso”

Peppuccio Di Maggio, dopo una lunga esperienza in Provincia, con 3 mandati da consigliere provinciale ed una lunga esperienza in qualità di assessore dell’ultima giunta insediatasi a Palazzo Comitini – guidata da Giovanni Avanti – prima dello scioglimento della Provincia, ha tentato il grande salto, ottenendo un risultato elettorale più che rispettabile: oltre 5mila preferenza che però non sono bastate a fargli scattare subito un seggio. Ma, al termine di una girandola di sostituzioni (leggi qui) Peppuccio Di Maggio si trova inaspettatamente a vestire i panni dell’onorevole e chiarisce subito di voler mantenere fede alla componente politica di appartenenza.

“In un momento di grande confusione politica rimango dove sono. Se oggi sono all’ARS lo devo all’amico Dore Misuraca che ha fortemente sostenuto la mia candidatura, quindi mi sono iscritto al gruppo NCD, anche per le ragioni di coerenza rispetto al corpo elettorale che mi ha votato. Anche perché – continua Di Maggio – sono convinto che il centrodestra stia attraversando una fase di maturazione che porterà verso un soggetto politico più ampio. La vicenda nazionale e il quadro politico che si sta delineando nel post referendum vanno in questa direzione”.

Sui prossimi impegni idee chiare: per prima cosa voglio incontrare i sindaci delle Madonie, per inserire nella mia agenda le principali istanze del territorio. So che in 10 mesi si può fare ben poco, ma di certo c’è tutto il tempo per seminare bene. Viabilità, agricoltura e turismo, sono queste a mio avviso le priorità del territorio.

Di Maggio negli ultimi anni è stato anche il principale animatore di una forte opposizione nei confronti dell’amministrazione comunale di Campofelice. Chiediamo se il nuovo impegno lo distrarrà dalle battaglie locali ma la risposta è perentoria: No!

“Dopo quattro anni di opposizione ritengo giusto mettermi a disposizione della mia comunità e lo farò nei ruoli che saranno ritenuti opportuni. L’esperienza disastrosa di questi anni per altro non è affatto migliorata con l’ingresso di ex leader dell’opposizione alla corte dell’attuale sindaco. Per questo credo necessario mettere insieme una squadra che sia coerente, affiatata e competente”

Infine un pensiero al collega che Di Maggio ha sostituito “ho provato a mettermi in contatto con Francesco Cascio al quale auguro se innocente di uscire fuori al più presto dalla vicenda giudiziaria che lo interessa. Lo dico chiaramente, ho sempre sognato di entrare a Palazzo dei Normanni, da quando ancora ragazzino comiziavo nella piazza del paese. Ora che sono qui ammetto che non mi piace il modo in cui ci sono arrivato ma ciò non vuol dire che mi sottrarrò al compito che oltre 5mila cittadini oramai più di 4 anni fa hanno ritenuto di assegnarmi”

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