Una chiesa gremita è quella che ha dato l’ultimo saluto a Giuseppe Alù, il giovane, con una storia difficile, in affidamento ai servizi sociali, vittima di una tragedia familiare ad Alimena, domenica scorsa. Già dalla serata di mercoledì, la salma è stata accolta all’interno della Chiesa madre, nella parrocchia di Santa Maria Maddalena. Un applauso ha salutato l’uscita del feretro, accompagnato a spalla dagli amici, nel suo ultimo viaggio verso il cimitero comunale. Una comunità sconvolta, ben rappresentata dalle parole forti di apertura della funzione, officiata da don Pino Cigno: “Portiamo davanti al cuore di Gesù questa immane tragedia di cui siamo tutti responsabili” Per molti questa è una tragedia annunciata. Don Pino ha esortato i giovani: “Rifugiatevi in Dio, l’unico Stupefacente”. Nelle parole di fede del parroco, per tutto il tempo, c’è un pensiero per Antonio, “il padre che adesso ha tanto bisogno di aiuto. Tutta la comunità si sente vicina a questo povero padre, esasperato da una situazione che aveva segnalato tantissime volte”.

“Antonio è un uomo buono, è stato vittima dell’esasperazione”, quello che ripetono in tanti, ad Alimena. L’avvocato Giuseppe Calabrese che difende Antonio Alù, insieme all’avvocato Giuseppe Minà, proprio ieri ha avuto un colloquio con l’assistito e dice: “Antonio è un padre disperato che è intervenuto per salvare la moglie e i nipoti presenti”. La comunità alimenese, come ha già dimostrato in altre occasioni, si è stretta intorno alla famiglia con gesti di solidarietà concreta, mettendo in vari punti pubblici una cassetta per le offerte per aiutare le tre figlie di Giuseppe, due delle quali ancora minorenni ed una con disabilità, costretta sulla sedia a rotelle. La squadra di calcio, Usd Alimena, ha messo a disposizione dei donatori, il codice Iban: IT64Z0200843130000102889402, per chi volesse fare delle offerte per le sorelline Alù.