Dal Piemonte alla Sicilia, un tesoro di nome castagna: il dibattito a Castelbuono

Redazione

Cronaca

Dal Piemonte alla Sicilia, un tesoro di nome castagna: il dibattito a Castelbuono

02 Marzo 2017 - 17:43

La castagna recita un ruolo fondamentale nei percorsi della tradizione alimentare italiana. Storica protagonista delle nostre diete e delle nostre più radicate consuetudini gastronomiche, da sempre è presente sulle tavole di tutto il Paese. Per fare il punto sul disciplinare che ne regola la produzione e sulle potenzialità della sua filiera produttiva, dal Piemonte alla Sicilia, si è tenuto un tavolo tecnico a Castelbuno, l’antico borgo medioevale arroccato nel cuore delle Madonie. Il dibattito e l’intera giornata organizzati a Castelbuono aprono la strada a un progressivo interscambio di esperienze fra due terre così ricche di tradizioni e culture agroalimentari nell’ottica di tante possibili collaborazioni.

Il dibattito è stato promosso dall’azienda dolciaria Fiasconaro in occasione della visita di una delegazione del Comune di Venasca, cittadina del cuneense al centro di un’area che della castagna è considerata la patria. Fra i partecipanti al dibattito anche Enrico Costa, Ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie, Leoluca Orlando, sindaco di Palermo, Giorgio Ferrero, Assessore all’Agricoltura, Caccia e Pesca della Regione Piemonte, Antonello Cracolici, Assessore della Regione Sicilia all’Agricoltura, sviluppo rurale e pesca mediterranea, Ferruccio Dardanello, presidente Camera Commercio di Cuneo, Lido Riba, presidente della sezione Piemonte di Unicem (Unione Nazionale Comuni e Comunità ed Enti Montani) e Silvano Dovetta, sindaco di Venasca. A far da padrone di casa, il pluripremiato maestro pasticcere Nicola Fiasconaro.

“Piemonte e Sicilia, Castelbuono e Venasca: anche solo dialogando questi territori, queste Regioni, queste cittadine sono in grado di esprimere una grande forza. Se noi chiediamo all’azienda Fiasconaro: ‘Cosa può fare lo stato per te?’ la risposta più spontanea non può che essere: ‘Sarebbe già tanto che non infrapponesse nel nostro cammino appesantimenti burocratici.’ Tenevo molto a essere presente a questa giornata.” dichiara il Ministro Enrico Costa.

“Entro il mese partiranno tre campi sperimentali di uva sultanina nelle zone di Alcamo, Sciacca e provincia di Messina, e presto ne seguiranno altri: tra due anni sapremo quali sono le aree più vocate. La Sicilia agricola ha voglia di camminare veloce” ha affermato l’Assessore Antonello Cracolici.

La castagna consolida dunque il suo ruolo di protagonista nelle dinamiche dell’agroalimentare del Paese. È un alimento importante dal punto di vista nutrizionale e dalle riconosciute qualità terapeutiche. È anche (la cosa non guasta) un’eccellenza gastronomica che nel tempo ha saputo evolversi da nutrimento ‘povero’ in squisitezza capace di conquistare anche i palati più raffinati di esaltare l’estro di chef e pasticceri. Ne sa qualcosa Nicola Fiasconaro che nei suoi laboratori di pasticceria sta già mettendo a punto per il Natale 2017 la ricetta di un nuovo panettone capace di esaltare le qualità della castagna piemontese: un sontuoso dolce al Marron Glacé, ovvero il frutto di quella particolare lavorazione della castagna sciroppata e poi coperta da una glassa di zucchero.

“Amo Castelbuono e sono qui per dire tre volte ‘bravi’ ai Fiasconaro. Perché hanno cultura d’impresa, perché hanno mostrato che si può fare impresa di qualità e che è possibile farla anche in Sicilia. Senza spazi però è difficile agire…” rimarca Leoluca Orlando, Sindaco di Palermo. “Bello vedere Piemonte e Sicilia uniti oggi, qui, grazie a chi corre più della politica e delle amministrazioni. Grazie di cuore alla grande azienda Fiasconaro.” sottolinea Silvano Dovetta, Sindaco di Venasca.

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