La Rassegna Letteraria “Una Montagna di Libri” ambientata a Gangi nei giorni del 26 e 27 agosto prossimi, è pronta a partire (leggi qui per i dettagli). Una macchina organizzativa che ha coinvolto associazioni, aziende, presìdi, volontari da diversi paesi delle Madonie e che si concluderà con l’award chef di Singapore e Sidney, Lino Sauro (nella foto), nella serata di domenica 27 a partire dalle 21,30 in piazza del Popolo. Perché coniugare una rassegna letteraria con uno spettacolo di cucina? Lo abbiamo chiesto a Marianna Lo Pizzo, nostra collaboratrice e direttore della rassegna.
“Perchè questa è una rassegna di storie. Non ci sono soltanto gli autori, le case editrici, e i dibattiti. Ci sono soprattutto narrazioni, la nostra terra ha bisogno di raccontarsi e di voci e scritture nuove, e anche di modi nuovi, con quello che siamo oggi, non solo con quello che siamo stati. Penso a mio nonno, che intorno alla tavola, non perde occasione di raccontarmi di quella Sicilia che ancora ci portiamo dentro in immagini e visioni. Cosa sono i racconti di oggi del Sud? Lino Sauro è uno chef internazionale che ci racconterà un’altra storia a partire dal Gattopardo. Il nome che ha dato al suo ristorante a Singapore, che oggi è conosciuto in tutta l’Asia”.
Qual è il pensiero che accomuna chi parte e chi ritorna allora in Sicilia? Sono gli ultimi giorni di agosto…
“Siamo un popolo in movimento, noi siciliani, un popolo di migranti. E’ un tema delicato, decostruito ormai nella storia, quanto attuale. Noi veniamo dallo stesso luogo, ovunque ci troviamo. Queste radici le portiamo lontano. Come dice Mauro Corona in Quasi Niente. Le radici sono elastiche. Possiamo allontanarci moltissimo ma alla fine si ritorna sempre al punto in cui siamo nati. Nelle montagne poi il sentimento di appartenenza è ancora più forte. È una questione di genetica probabilmente e viene dalla terra. La Sicilia è fatta soprattutto di terra e di montagne. Un nuovo modo di raccontarla”.
Il primo appuntamento della rassegna è a partire da sabato alle ore 17 presso la Piazzetta San Giovanni, con Charley Fazio e “Città di Polvere”.
