Castellana, scontro tra il Comune e la Pro Loco: “Il sindaco fa finta che non esistiamo”

Redazione

Cronaca

Castellana, scontro tra il Comune e la Pro Loco: “Il sindaco fa finta che non esistiamo”

24 Novembre 2017 - 13:08

Riceviamo e pubblichiamo una nota che ci ha fatto pervenire Tommaso Notaro, presidente della Pro Loco di Castellana Sicula

“L’equilibrio nei comportamenti e nei rapporti è il principio cardine da porre in essere per amministrare la Cosa Pubblica, a livello comunale, regionale e nazionale, ma anche per la guida di enti locali ed associazioni. E’ questo quello che di solito sentiamo dire ai neo eletti: “Sarò il Sindaco (Presidente della Regione o Premier) di tutti”. E proprio nella ricerca di questa dirittura morale che gli elettori dovrebbe muoversi: capire chi più si ritiene meritevole della propria fiducia, chi potrà meglio agire equamente. Castellana Sicula non fa eccezione. Purtroppo, in barba a tutti i proclami della campagna elettorale, all’indomani del responso delle urne è partita una caccia alle streghe nei confronti degli “oppositori del sistema”. Le decisioni dell’amministrazione comunale sono di dominio pubblico ed i castellanesi sono a conoscenza dell’atteggiamento irresponsabilmente ostracistico del primo cittadino nei confronti dell’Associazione Turistica Pro Loco, che mi onoro di rappresentare. Comportamenti, di conseguenza ed inevitabilmente, emulati anche dalla giunta e dalla maggioranza consiliare.

E’ superfluo tratteggiare l’importante ruolo che la Pro Loco riveste in seno a questa piccola comunità. E’ un Ente che ha tra i suoi compiti precipui quello di promuovere il territorio e di essere di supporto agli artigiani ed ai commercianti, in stretta simbiosi con le amministrazioni locali. Facente parte di un organismo nazionale, l’Unpli, che associa più di 6.000 Pro Loco, riconosciuto dalla Stato Italiano, accreditato da enti nazionali, come il Servizio Civile Nazionale, e sovranazionali come l’Unesco, controllato dalla Regione Siciliana. Un’organizzazione che, a prescindere dal rappresentante pro-tempore, svolge una funzione particolare che altri non possono svolgere, prona ne è il fatto che di associazioni culturali e sportive ce ne possono essere decine, ma la Pro Loco in un piccolo centro è una soltanto.

Ad onore della verità, dobbiamo ammettere che tale importanza è stata riconosciuta dalla passata amministrazione.
Invece l’amministrazione in carica sin da subito, dall’organizzazione delle manifestazioni estive, ha pensato bene di emarginare la Pro Loco, non solo non affidandole alcun evento, ma soprattutto non coinvolgendola per una qualsiasi collaborazione o semplicemente per uno scambio di idee. Silenzio più totale anche quando l’Amministrazione Comunale ha deciso di modificare “Cuor di Gelato” inglobando l’evento in seno alla Notte Bianca, scelta che a nostro avviso ne ha sminuito la valenza: eppure “Cuor di Gelato” era stata lanciata con successo dalla stessa Pro Loco in concorso con i Maestri Gelatieri Castellanesi. Ma non bastava l’esclusione dagli eventi e manifestazioni estive. Il 4 Novembre il primo cittadino ha pensato bene di escludere la Pro Loco anche da una manifestazione che ha carattere nazionale quale la Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate. Tutte le associazioni sono state invitate dall’Amministrazione Comunale, sia per iscritto che sollecitate telefonicamente, tranne la Pro Loco.

E giungiamo ai giorni nostri. Lunedì 20 novembre viene indetta dall’Amministrazione Comunale un’assemblea cittadina per l’organizzazione del prossimo Carnevale delle Madonie, 44^ edizione del 2018. Da sempre è stata la Pro Loco ad organizzare la manifestazione e, negli ultimi tre anni, l’incarico gli è stato conferito dalla giunta Di Martino.
Sembrava naturale che l’Ente venisse chiamato anticipatamente per concordare modi e tempi di partecipazione. Invece l’amministrazione si è limitata ad affiggere un avviso pubblico alla cittadinanza, senza nessun invito o riferimento alla Pro Loco. Alla riunione, come prassi, si presentano pochi interessati, ma compatta e nutrita è invece la partecipazione della maggioranza e della giunta. Alla domanda rivolta da uno dei presenti al primo cittadino, sulla mancanza in sala di rappresentanti della Pro Loco, quest’ultimo, con evidente tono di scherno, rispondeva di non avere notizie della Pro Loco e che forse la stessa non esisteva più. In ogni caso, proseguiva, “se avessero avuto voglia di venire potevano farlo liberamente”.

Mentre ad altra persona seduta al tavolo della presidenza, il signor F.T., lo stesso primo cittadino rispondeva: “sono stati invitati ma loro qui non vengono”. Due risposte diverse ma ambedue false. Un primo cittadino non può non sapere se una associazione come la Pro Loco sia ancora in attività nel comune da lui amministrato, né può rispondere con affermazioni false facilmente sconfessabili (nessun invito è arrivato in sede). Ma qui si ha prova della totale assenza di responsabilità amministrativa da parte del primo cittadino. Posso facilmente intuire cosa ci sia dietro a tutto questo ostracismo, ma sia le motivazioni che l’obiettivo perseguito sono condannabili ed inqualificabili.
La Pro Loco continuerà a svolgere la propria attività, continuerà ad esser presente nella comunità a supporto e stimolo di tutti i cittadini. Ovviamente rivolgerà alla amministrazione comunale, di volta in volta, le richieste autorizzative del caso.

Continuerà a riconoscere nell’ente comune il proprio referente principale, rispettando l’istituzione ed il suo ruolo. Ma stesso rispetto pretenderà a tutela del proprio nome e ruolo. Non permetterà ancora strumentalizzazioni né battute infelici uscite incontrollate dalla bocca di alcuno degli amministratori comunali. Continuerà a dare prova di equidistanza, come ha fatto in questi ultimi anni, con tutte le associazioni e parti sociali. La Pro Loco ha sempre agito con senso di responsabilità, nonostante l’inqualificabile atteggiamento dell’Amministrazione Comunale.In risposta all’ostracismo, non ha esitato a sottoscrivere il partenariato per il Servizio Civile Nazionale. Avrebbe potuto voltarsi dall’altra parte ma non l’ha fatto per non penalizzare i giovani castellanesi. Neppure questo gesto è servito a far cambiare modo d’agire al primo cittadino di Castellana Sicula, che ha controfirmato il documento di partenariato, lunedì 20 novembre, a poche ore dall’assemblea cittadina durante la quale sbeffeggiava la Pro Loco, anziché elogiarne l’operato ed apprezzarne l’apertura alla collaborazione per il bene comune. Queste righe vogliono richiamare al senso di responsabilità, non solo il sindaco, ma anche l’intera compagine istituzionale alla quale compete l’assunzione di scelte utili alla crescita della comunità castellanese. Una piccola comunità come la nostra non può permettersi divisioni sociali, altrimenti è destinata a morire”.  Tommaso Norato

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