Amministrative, nove Comuni al voto nelle Madonie e già spuntano i primi candidati

Michele Ferraro

Politica

Amministrative, nove Comuni al voto nelle Madonie e già spuntano i primi candidati

19 Marzo 2018 - 10:04

Un’elezione dopo l’altra, per molti comuni del comprensorio madonita continua il tour de force elettorale. Archiviate la tornata regionale dell’ottobre scorso ed a pochi giorni dallo scrutinio delle politiche, dal litorale alle alte Madonie si scaldano i motori per le elezioni amministrative che si celebreranno, forse, il prossimo 10 giugno.

Al di là della data, ancora in certa, i comuni del territorio che andranno al voto sono 9 e, per la precisione, dal più piccolo al più grande: Sclafani Bagni, 450 abitanti (sindaco uscente Giuseppe Leone); Gratteri, 1.019 abitanti (sindaco uscente Giacomo Ilardo condannato); Geraci Siculo, 1.925 abitanti (sindaco uscente Bartolo Vienna); Alimena, 2.152 abitanti (sindaco uscente Alvise Stracci); Sciara, 2787 abitanti (sindaco uscente Salvatore Rini); Montemaggiore Belsito, 3.566 abitanti (sindaco uscente Domenico Porretto); Collesano, 4.095 abitanti (commissariato dopo il voto di sfiducia a Di Gesaro); Cerda, 5.391 abitanti (sindaco uscente Giuseppe Ognibene); Campofelice di Roccella, 6.918 abitanti (sindaco uscente Massimo Battaglia).

Se nel piccolissimo comune di Sclafani Bagni sembra ancora tutto silente molto rumore c’è invece intorno a Gratteri. Complici i recenti guai giudiziari del sindaco uscente Giacomo Ilardo, sospeso dalla carica dopo la condanna per concussione inflitta dal Tribunale di Termini Imerese (leggi qui), attorno al piccolo municipio aumentano le turbolenze che soffiano su un quadro politico ancora indecifrabile.

Di certo il primo cittadino di Gratteri cambierà come cambierà quello di Geraci Siculo, l’uscente Bartolo Vienna è ormai vicino al termine del secondo mandato, dovrà quindi passare il testimone. A chi però è ancora tutta da vedere. Negli anni la composizione politica della più industriosa fra le comunità madonite si è fatta via via più frammentata. Fino a poche settimane fa dominava il silenzio ma il clima elettorale delle politiche ha contribuito a ravvivare il dibattito che, fino ad ora, fatta eccezione per l’unico incontro pubblico organizzato la scorsa settimana dal gruppo “Insieme per una Nuova Geraci”, si consuma per intero con il rito delle telefonate. I numeri più caldi sono sempre gli stessi: Spallina, Scancarello, Vienna, Puleo, Corradino ma, in una situazione del genere esperienza insegna che i colpi di scena sono dietro l’angolo. Non è da escludere infatti la presentazione di tre liste, ma c’è chi lavora per smussare gli angoli.

Ad Alimena, come già rivelato da madoniepress (leggi qui), un candidato è già uscito allo scoperto, si tratta del sindacalista Salvatore Scelfo. Sembra invece intenzionato a non ricandidarsi l’uscente Alvise Stracci. Di certo, dando un’occhiata ai risultati delle regionali e delle nazionali, sarà determinante la componente di centro destra, con Forza Italia a fare la parte del leone. Marginale, stando sempre agli ultimi dati forniti dalle urne, il ruolo della sinistra e del centro sinistra, area in cui si iscrive buona parte dell’amministrazione uscente. Ma si sa, le dinamiche delle elezioni comunali sono molto diverse.

A Sciara il sindaco uscente Salvatore Rini, candidato alle regionali ha raccolto appena 148 voti. Troppo poco per poter dormire sogni tranquilli. Determinante sarà il ruolo di due gruppi, quello dei “Tamajani” (133 voti alle regionali) e, soprattutto quello dei “Lagalliani” (235 voti alle regionali).

Poco o niente si sa ancora di Montemaggiore Belsito mentre si muovono i primi passi a Collesano. Nel Comune commissariato dopo la sfiducia a Di Gesaro il quadro politico è attraversato da profonde divisioni, di certo sarà una campagna elettorale velenosa. L’ex primo cittadino Meli, recentemente candidato alle regionali, mostra chiare intenzioni di volersi ricandidare. Di certo le 513  preferenze raccolte alle scorse regionali, per una candidatura di servizio nella lista Idea Sicilia, contribuiscono a rilanciare le quotazioni del candidato uscito sconfitto (da sindaco uscente) nella scorsa tornata elettorale. La componente del PD, determinante cinque anni fa per l’elezione di Di Gesaro, praticamente non esiste più. Nessuno, a cominciare dall’ex segretario Gargano, ha rinnovato la tessera. Di certo gli ex Pd parteciperanno alla competizione elettorale ma virando verso una lista civica. Oltre a Meli sono usciti allo scoperto anche l’imprenditore Rosario Carlino e Salvatore Battaglia, entrambi autori di una lettera aperta alla cittadinanza.

Tutto tace anche a Cerda mentre nel più grosso dei comuni madoniti al voto, Campofelie di Roccella, è già uscito allo scoperto il primo candidato sindaco. Si tratta dell’ex deputato regionale Peppuccio Di Maggio, a suo sostegno la lista “Uniti per l’Avvenire” che ha già aperto un comitato elettorale in pieno centro. La linea di Di Maggio è notoriamente in antitesi all’amministrazione uscente del sindaco Massimo Battaglia che continua a fare squadra con il giovane avvocato Giulio Giardina e l’ex primo cittadino Franco Vasta. Da questi tre nomi, quasi certamente, uscirà l’altro candidato sindaco. In pole position i primi due. Se Battaglia, da sindaco uscente, può giocarsi la carta della continuità amministrativa, Giulio Giardina è il nome più titolato per un eventuale passaggio di testimone. Sembra invece che le ambizioni politiche di Vasta, dopo la candidatura alla Camera dei Deputati, siano rivolte altrove. Quasi sicuramente sarà della partita anche un terzo candidato sindaco, il grillino Calcedonio Scacciaferro che parte svantaggiato ma, se non altro, avrà il merito di fare di Campofelice l’unico comune con una lista del M5S alle amministrative dopo il cappotto delle nazionali.

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