Tragedia nel carcere di Termini Imerese, l’agente Giuseppe Bonanno muore in servizio

Redazione

Cronaca

Tragedia nel carcere di Termini Imerese, l’agente Giuseppe Bonanno muore in servizio

29 Marzo 2018 - 13:32

Ha accusato un malore e si è accasciato a terra. E’ morto così Giuseppe Bonanno, agente penitenziario di 55 anni, in servizio presso il carcere Cavallacci di Termini Imerese. Aveva appena concluso il turno e si era diretto verso il distributore di caffè. Il magistrato ha disposto per lui l’esame autoptico. “Non possiamo dire con certezza che quanto accaduto – dichiara a PalermoToday Antonio Piazza, segretario regionale Ugl polpen – sia collegato alle condizioni lavorative, ma sicuramente siamo sottoposti a grande stress a causa del numero inadeguato di personale impiegato”.

L’assistente capo coordinatore di polizia penitenziaria Bonanno ha lavorato per lungo tempo a Palermo. “Per tanti anni è stato un pilastro dell’Ucciardone. E’ morto – racconta il collega Maurizio Mezzatesta, vicesegretario regionale Ugl polpen – mentre prestava servizio nella sua nuova sede a Termini, vicino al suo paese d’origine. Nella solitudine più totale, morire in servizio all’interno di un carcere, a soli 55 anni. Mi chiedo se a 55 anni si possano ancora tenere certi ritmi lavorativi. Nel nostro corpo martoriato, nell’indifferenza totale, un po’ si muore perché lo decide la mente, un po’ perché lo decide il cuore. Quel cuore grande che avevi Peppe, che ti ha tradito, lontano dai tuoi affetti all’interno di un terribile posto”.

L’agente sembra non soffrisse di problemi cardiaci, ma saranno i risultati dell’autopsia a stabilire con esattezza le cause del decesso. “Con il tempo – conclude Piazza – le condizioni dei detenuti sono migliorate, mentre le amministrazioni ripongono poca attenzione verso i loro agenti. Perché il collega stava facendo il turno di notte? Dopo i cinquant’anni di età era prevista l’esenzione dai turni di notte, ma le cose sono cambiate. Cominciamo a preoccuparci per questi episodi che diventano sempre più frequenti, cui si aggiungono anche i suicidi”. L’agente Bonanno, originario di Caltavuturo, lascia la moglie e due figli.

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