Dovrà difendersi davanti al Tribunale di Termini Imerese una donna di Lascari, accusata di un orrendo crimine: secondo le indagini condotte  dal pm Guido Schininà la 53enne M.G.I. avrebbe indotto alla prostituzione la figlia psicolabile. Il gip Michele Guarnotta ha accolto la richiesta di rinvio a giudizio formulata dalla pubblica accusa. Le indagini vanno avanti da più di due anni. L’inchiesta è partita da una segnalazione fatta pervenire agli agenti della locale stazione dei Carabinieri dagli assistenti sociali che avevano i cura la ragazza. Sono stati loro a sospettare che qualcosa di strano avveniva in casa. I Carabinieri, nel corso dell’azione investigativa, hanno avuto modo di verificare che la donna organizzava, spesso anche tramite facebook, incontri sessuali con la figlia in cambio di piccole cifre di denaro. La figlia, che secondo la pubblica accusa avrebbe anche subito percosse da parte della madre, si è costituita parte civile mediante l’assistenza dell’avvocato Eliana Pontillo. Parla di “una questione che si colloca in un contesto sociale molto problematico” il legale della donna accusata, Giovanni Allegra che, intervistato dal Giornale di Sicilia afferma “fatta la doverosa premessa, appare perlomeno ardita la tesi secondo cui la mia assistita abbia favorito e tratto giovamento dalla prostituzione della figlia”.