Lo smaltimento dei rifiuti in Sicilia

Redazione

Cronaca

Lo smaltimento dei rifiuti in Sicilia

15 Maggio 2018 - 14:21

Esigenze di tutela del territorio, di rispetto dell’Ambiente, di attenzione alle problematiche ecologiche richiedono sempre di più il ricorso alla raccolta differenziata dei rifiuti piuttosto che allo smaltimento dei rifiuti. Alcuni dati sono sufficienti per farci allarmare: la produzione giornaliera media pro capita varia da zona a zona. Fattori determinanti sono il grado di ricchezza, di benessere e di sviluppo industriale di un determinato Paese. In Italia si stima una produzione media di 1,5 Kg al giorno per persona. Se da un lato, è sempre più difficile recuperare delle Aree nelle quali far confluire i rifiuti smaltiti indifferenziati , dall’altro lato, questa tecnica di raccolta indiscriminata e indifferenziata dei rifiuti crea grossi problemi ambientali: in dette aree confluiscono anche rifiuti tossici, inquinanti e dannosi per il territorio.

E’ grazie poi, alla raccolta differenziata che è possibile il riciclo e diminuire lo smaltimento dei rifiuti. Attraverso il riciclo si dà nuova vita ad oggetti non più utilizzati o utilizzabili, che assumendo una nuova forma e un nuovo uso consentono di alleggerire il carico di rifiuti da conferire a discarica, con conseguenti risvolti sul piano del risparmio energetico e delle materie prime. Infatti, attraverso il riciclo è possibile produrre nuovi prodotti senza far ricorso a nuove materie prime e il processo di trasformazione a cui saranno sottoposti richiederà un dispendio in termini energetici nettamente inferiore rispetto a quello richiesto per la produzioni di prodotti non riciclati. Obiettivo comune a tutti i Paesi attenti a questa problematica è quella di ridurre al massimo la soglia dei rifiuti non riciclabili e smaltiti in discarica. Come conseguenza sono state emanate diverse norme volte a disciplinare questo settore e sono sorte molte aziende intorno a quest’ambito.

Si cerca di disciplinare ogni ambito: sono state dettate norme volte a regolamentare il colore dei cassonetti, distinti per tipologia di rifiuto, sono stati previsti incentivi economici volti ad aumentare le percentuali di successo della raccolta differenziata. E’ posto l’obbligo ai produttori di marchiare i prodotti con il simbolo del materiale prevalente così da garantirne un più agevole riciclo.

Esistono varie tecniche per consentire la raccolta differenziata da parte dei cittadini. La raccolta su strada: prevede che i cittadini debbano conferire i rifiuti da smaltire in appositi contenitori, che si trovano lungo le strade, distinti in base al tipo di materiale. Così, sarà possibile trovare i contenitori “a campana” per la raccolta del vetro, lattine e plastica. Questi tre materiali sono raccolti insieme (c.d. Raccolta Multimateriale) in quanto facilmente separabile a valle. I contenitori sono svuotabili attraverso un pratico meccanismo che prevede la loro apertura alla base della campana stessa. Oppure ancora, appositi bidoni per la raccolta degli oli vegetali esausti, cassonetti per la raccolta degli indumenti usati e quelli per il conferimento della carta e del cartone. Questa tecnica garantisce l’indubbio vantaggio per il cittadino di poter conferire in qualsiasi momento nonché una riduzione dei costi notevole rispetto a quelli necessari per altre tecniche, tuttavia, rimanda inevitabilmente alla discrezionalità del cittadino facendo leva sul suo senso civico, senza che una eventuale trasgressione possa essere sanzionata. Altro inconveniente, è l’impatto estetico di questi contenitori lungo le strade. In alcuni Comuni più ricchi, a ciò si è ovviato attraverso l’interramento a mezzo apposite botole sul livello stradale.

La Raccolta dei Rifiuti Porta a Porta

La raccolta porta a porta: prevede che gli addetti al servizio di raccolta rifiuti passino, in determinati giorni e orari prestabiliti, al domicilio dei cittadini, i quali dovranno far trovare i rifiuti già separati per materiale in appositi sacchetti anch’essi distinti per materiale e volume. Con questa tecnica, se da un lato si riesce ad ottenere una percentuale maggiore di differenziata con la possibilità di comminare sanzioni ai trasgressori facilmente individuabili, dall’altro impone ai cittadini l’esposizione dei rifiuti da smaltire in rigorosi giorni e orari da rispettare. Per ovviare a questo inconveniente in alcuni luoghi si fa ricorso all’uso di cassonetti privati collocati in aree pubbliche o condominiali apribili solo dai condomini dotati di apposita chiave.
Da un punto di vista fiscale se da un lato chi più inquina più paga, dall’altro, in molti Comuni chi più ricicla più risparmia attraverso una serie di incentivi fiscali.

Lo smaltimento delle varie frazioni dei rifiuti

L’Organico: o c.d. Umido: Il materiale Organico produce il percolato che si deposita nel fondo delle discariche impermeabilizzato da fogli di PVC elettro saldati. Molte discariche incanalano il percolato così da condurlo in impianti di depurazione, altre pre-trattano l’umido così da ricavarne il metano utilizzabile per la produzione di energia. Nelle abitazioni private è possibile depositare l’umido in appositi bidoni di decompostaggio che attraverso il processo aerobico di decomposizione si trasforma in concime utile per le piante. In molti Comuni sono stati riconosciuti incentivi fiscali sotto forma di detrazione dalla tassa sui rifiuti nei confronti di chi facesse uso di tale tecnica di riciclaggio.

La Carta o il Cartone. Prodotti dalla cellulosa di origine vegetale sono riciclabili e da essi può prodursi la carta riciclata. Rientra nel processo di riciclo la tecnica, a basso impatto ambientale, volta a eliminare l’inchiostro dalla carta così da consentire il riutilizzo e ridurre il disboscamento. Non possono essere riciclati, i cartoni che sono venuti a contatto con pericolosi o che siano sporcati (ad esempio carte oleate, cartoni unti, fazzoletti usati) quelli di provenienza non cellulosica, le carte termiche (scontrini) o speciali. Il Vetro. Per consentire il riciclo deve essere preventivamente sottosposto ad un trattamento volto a scartare i corpi estranei di altro materiale. Non sono riciclabili, invece,lampadine, ceramica, porcellana, Pyrex e specchi.

La Plastica. I prodotti composti da plastica riciclabili sono affrancati con il simbolo delle tre frecce a formare un triangolo. Di recente sono considerati riciclabili i piatti e i bicchieri di plastica senza residui alimentari, non anche le posate. Possono essere conferiti nella plastica anche i sacchetti argentati (quelli delle patatine e del caffè).

L’Alluminio. Contraddistinto con il simbolo ”Al” generalmente viene conferito unitamente al vetro. Si distingue dall’Acciaio “ACC” e dal Ferro “Fe” perché non magnetico.

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