L’odissea dei pendolari di Lascari e Gratteri: “Costretti ad andare in auto a Campofelice”

Redazione

Cronaca

L’odissea dei pendolari di Lascari e Gratteri: “Costretti ad andare in auto a Campofelice”

09 Novembre 2018 - 10:22

“Ogni giorno i pendolari di Lascari e Gratteri sono costretti a raggiungere Campofelice in automobile per prendere il treno, con tempi e costi maggiori, quando avrebbero a disposizione una nuova fermata ferroviaria a poca distanza”. Lo ha scritto alla nostra redazione un pendolare che vive quotidianamente questo disagio. Succede che il treno numero 3771 Messina-Palermo, che arriva nel capoluogo siciliano alle 8 e che potrebbe servire parecchi studenti e lavoratori, non ferma a Lascari. Una decisione anomala specialmente perchè questo treno effettua fermate nelle stazioni di Pollina, Castelbuono, Cefalù, Campofelice, praticamente tutte tranne Lascari, non permettendo così di raggiungere Palermo e quindi di arrivare in orario a scuola, ai poli universitari, a lavoro e in alcuni casi di raggiungere i poli sanitari per ricevere le cure necessarie alla salute.

“Il treno 3771 ogni giorno però si ferma a Fiumetorto (stazione che non fa servizio passeggeri) per svariati minuti per dare la precedenza al treno 3801 proveniente da Catania, sprecando del tempo senza nessuna utilità per i pendolari – racconta il pendolare – Eclatante quanto accaduto nei mesi scorsi con un’attesa di 13 minuti. Non bastasse ciò, spesso il 3771 arriva in anticipo presso la stazione di Campofelice, dove rimane fermo svariati minuti ad attendere le ore 7,17 per ripartire, come da orario, verso Fiumetorto dove si arresta nuovamente per le ragioni sopra dette”.

Tutto tempo che, secondo i pendolari, potrebbe essere impiegato per effettuare la fermata a Lascari ma che stranamente Trenitalia preferisce sprecare senza profitto rendendo il viaggio ogni mattina un’odissea non solo per i pendolari di Lascari, costretti a spostarsi a Campofelice, ma anche per tutti i viaggiatori, costretti ad interminabili ed inutili soste a Fiumetorto. “Il deturpamento del territorio dovuto ai lavori di raddoppio e la demolizione della stazione ferroviaria di Lascari-Gratteri, icona cinematografica nota a tutti nel mondo, ad oggi non sono altro che i risultati dell’ennesima speculazione attuata nella nostra terra senza alcun giovamento per le comunità locali – dice il pendolare – meno treni in servizio tra Palermo e Cefalù rispetto a 10-15 anni fa, tempi di percorrenza molto simili e alcuni di quelli che circolano, come nel caso del 3771, non effettuano la fermata. È necessaria un’interlocuzione tra le amministrazioni comunali di Lascari e Gratteri, guidate da Pippo Abbate e da Pippo Muffoletto, la Regione siciliana e Trenitalia al fine di trovare una soluzione che assicuri il diritto ai servizi di mobilità per i propri cittadini”.

Noi abbiamo contattato Trenitalia sena mai ottenere una risposta.

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