Incubo A19, 24 interruzioni in 195 chilometri (VIDEO)

Roberto Chifari

Cronaca - Viabilità

Incubo A19, 24 interruzioni in 195 chilometri (VIDEO)
Oggi per raggiungere Catania da Palermo occorrono almeno due ore e trenta minuti a causa dei cantieri e delle interruzioni che costringono ad abbassare la velocità media di percorrenza

27 Ottobre 2019 - 10:29

Un’interruzione ogni 8 chilometri. L’autostrada A19 Palermo-Catania è una via crucis. Oggi per raggiungere Catania da Palermo occorrono almeno due ore e trenta minuti a causa dei cantieri e delle interruzioni che costringono ad abbassare la velocità media di percorrenza. La prima interruzione è già dopo appena tre chilometri dall’uscita di Palermo, a Villabate. I lavori interessano la sostituzione del guardrail e l’interruzione, soprattutto verso il capoluogo, costringe gli automobilisti a lunghi ed estenuanti incolonnamenti. Il cantiere più grande è poi, sul viadotto Himera, crollato nel 2015 e in attesa dopo 4 anni di essere ricostruito. Si tratta di 270 metri, costati fino ad adesso 11 milioni di euro. Nonostante la cifra dei lavori sia stata già stanziata i lavori sono ancora al palo.

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Sull’argomento è intervenuto anche il vice ministro delle Infrastrutture Giancarlo Cancelleri in merito a chi gli chiedeva il motivo di una disparità lampante tra la ricostruzione del ponte Morandi a Genova e quella del viadotto Himera in Sicilia. “Non è possibile farlo perché sono due iter normativi diversi: lì abbiamo un commissario che ha tagliato tutti i tempi mentre qui è stato seguito l’iter normativo normale. Ora però tutto è stato sbloccato, i soldi ci sono, li abbiamo dati all’azienda e l’azienda sta temporeggiando per il montaggio del ponte: questo è inaccettabile. Ho già concordato un incontro con Anas e il contraente generale per fare con loro un discorso chiaro. Noi non possiamo finire in concomitanza col montaggio del ponte Morandi. Dobbiamo finire prima per dare il messaggio che anche in Sicilia le cose si fanno e si fanno bene. Spero ci sia collaborazione da parte loro per dare risposte a un popolo che spesso si sente sbeffeggiato. Con tutto il rispetto per quello che è accaduto a Genova, noi non possiamo sentirci da meno degli altri”.

L’uscita obbligatoria a Scillato costringe gli automobilisti a lasciare l’autostrada e ad utilizzare una vecchia bretella, rimessa a nuovo da Anas in fretta e furia tra Scillato e Tremonzelli. Ma per mesi – subito dopo il crollo del pilone – i siciliani hanno affrontato i tornanti delle Madonie attraversando i paesi di Polizzi Generosa e Castellana Sicula. Il cantiere è una cattedrale del deserto e di operai non se ne vedono da tempo. Secondo le previsioni il cantiere per l’abbattimento e la ricostruzione del viadotto sarebbe dovuto durate 570 giorni, di giorni invece ad oggi ne sono passati 1.640, ovvero quasi il triplo.

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Anas ha preparato un restyling da 870 milioni di euro e ha previsto altri cantieri per permettere agli operai di lavorare in tutta sicurezza. In questi mesi si lavora soprattutto nel tratto tra Caltanissetta ed Enna per il rifacimento del manto stradale che costringe gli automonbilisti ad una continua gimkana tra le due carreggiate. Un altro tratto interrotto all’altezza di Dittaino e ancora cantieri da Gerbini fino a Catania. Intanto come se non bastasse ,c’è un nuovo cantiere sul ponte Cinque Archi. Da lunedì 28 a giovedì 31 ottobre tutte le rampe saranno chiuse alternativamente, dalle 9 alle 17, per consentire gli interventi per l’adeguamento a led degli impianti di illuminazione. L’accesso e l’uscita dall’autostrada saranno garantiti mediante l’utilizzo dello svincolo di Resuttano, al km 83,250.

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