Pub, ristoranti, abbigliamento, la crisi morde più forte sulle Madonie

Fabio Di Gangi

Cronaca - Coronavirus

Pub, ristoranti, abbigliamento, la crisi morde più forte sulle Madonie
La nostra intervista agli imprenditori de terziario, messo in ginocchio dalla pandemia

28 Aprile 2021 - 11:15

“A proposito di politica, non ci sarebbe qualche coserellina da mangiare?”. Commenterebbe così il compianto Antonio De Curtis, in arte Totò. L’effetto della pandemia ha difatti colpito con forza soprattutto i settori del terziario, dal turismo al commercio e non solo, lasciando scorie e incertezze che nessun antidoto potrà facilmente debellare. Commercianti sul piede di guerra: dalla ristorazione ai pub, passando per i negozi di abbigliamento.

“Lo Stato italiano non è riuscito a gestire eventi banali come una cena al ristorante o un aperitivo in un bar” afferma Alessandro Russo, proprietario del Reboot 2.0, infante pub di Castellana Sicula. Durissime le sue parole: “normative imbarazzanti e quasi offensive nei nostri confronti, è palese che chi governa non conosce le dinamiche aziendali. La mia esperienza è un atto di resilienza nei confronti del paese in cui vivo – precisa Russo- ho intrapreso la mia attività dopo tanti sacrifici ma dal primo giorno mi sono sentito come un pesciolino in un acquario di squali”. Rasserenanti e speranzose invece le parole di Nicolino Zafonte, volto storico del Saxum Pub, che si appresta tra l’altro a festeggiare i primi trent’anni di attività: “andremo avanti con la solita tenacia e la forza di sempre” afferma l’icona della movida petralese.  Di tutt’altro avviso le parole di Marianna Farinella, amministratore unico del Park hotel Perla di Engio, che accusa: “ la salute prima di tutto, ma a quale pro se a pagarne le conseguenze deve essere il nostro lavoro e il sacrificio di tutti questi anni? Ci hanno tartassato di tasse, come sempre d’altronde, senza avere parità di trattamento”. Severo il giudizio dell’imprenditrice che definisce “assurdo non poter dare delle risposte ai clienti”. Non sorride di certo il campo della moda: “la vendita al dettaglio ha subito una perdita elevatissima, la pandemia ha messo in ginocchio il settore” sostiene Giovanni Gandolfo Pagano, titolare di una nota boutique madonita. Poi afferma: “di certo la creatività è un elemento imprescindibile per ripartire, il mondo dell’e-commerce ha permesso di adeguarci non solo alla crisi da pandemia, bensì ad un cambiamento strutturale del settore”. Un colpo al cuore delle nostre imprese dunque già frastornate da una crisi più ampia e generalizzata. Non rimane che attendere l’antidoto …

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