Il comune di San Mauro Castelverde inserito tra le “Città dell’Olio”

Redazione

Cronaca - La cerimonia

Il comune di San Mauro Castelverde inserito tra le “Città dell’Olio”
Tra le cultivar della zona, la Crastu, sempre più apprezzata a livello internazionale

19 Ottobre 2022 - 19:44

Il piccolo borgo madonita di San Mauro Castelverde è stato inserito nel ristretto gruppo italiano delle “Città dell’Olio“. Stamattina la consegna della bandiera, simbolo dell’associazione, al sindaco del comune madonita Giuseppe Minutilla. Alla piccola cerimonia, che si è tenuta all’interno dell’aula consiliare, oltre al primo cittadino, erano presenti il coordinatore regionale Città dell’Olio Sicilia Angelo Bulgarello e il segretario regionale Città dell’Olio Sicilia Francesco Marino e il referente Città dell’Olio per il comune Dario Macaione. Durante l’incontro, è stato tracciato il percorso che vedrà una collaborazione proficua tra amministrazione comunale e la storica associazione nata a in provincia di Campobasso nel 1994.

L’associazione riunisce i Comuni, le Province, le Camere di Commercio, i Gal e i Parchi, siti in territori nei quali si producono oli che documentino adeguata tradizione olivicola connessa a valori di carattere ambientale, storico, culturale e/o rientranti in una Denominazione di Origine. Nello specifico l’Associazione ha tra i suoi compiti principali quello di divulgare la cultura dell’olivo e dell’olio di oliva di qualità; tutelare e promuovere l’ambiente ed il paesaggio olivicolo; diffondere la storia dell’olivicoltura; garantire il consumatore attraverso la valorizzazione delle denominazioni di origine, l’organizzare eventi, l’attuazione di strategie di comunicazione e di marketing mirate alla conoscenza del grande patrimonio olivicolo italiano.

L’Associazione Nazionale Città dell’Olio ha sede in località Basciano, una villa che sorge su una collina a nord di Siena, nel Comune di Monteriggioni. E l’obiettivo è quello di tutelare le tradizioni olivicole del nostro paese. A San Mauro Castelverde c’è un’antica tradizione olivicola e la ripresa della cultivar Crastu, una varietà che era quasi scomparsa. Si tratta di una varietà che resiste molto bene alle basse temperature. Le olive di questa cultivar vengono raccolte relativamente presto, preferibilmente quando è appena iniziato il processo di invaiatura. Inoltre, si preferiscono i metodi di raccolta tradizionali, con brucatura manuale, mentre i sistemi meccanizzati sono accettati soltanto nel caso in cui non vengano alterate le caratteristiche organolettiche e nutrizionali del raccolto. In genere le olive vengono spremute nel giro di poche ore dalla loro raccolta. L’olio extravergine monovarietale della cultivar Crastu ha innanzitutto un aspetto limpido ed una colorazione gialla con presenza di lievi sfumature verdi. Il fruttato leggero con sentori di essenze officinali insieme a profumi tipici della mandorla, cuori di carciofo, erbe aromatiche come timo e origano e fiori di campo. Il sapore è tendente al dolce, ma si percepisce anche un gusto leggermente amaro che si equilibra insieme ad un senso di piccante. Un olio che sta conquistando importanti nicchie di mercato e l’interesse di grandi chef anche internazionali.

Altre notizie su madoniepress

Autorizzazione del Tribunale di Termini Imerese N. 239/2013

Direttore Responsabile Giorgio Vaiana

Condirettore Responsabile Michele Ferraro

redazione@madoniepress.it