Nella notte di lunedì 30 maggio, è morto Giuseppe Antista, Peppino per tutti. Avrebbe compiuto 100 anni il 24 ottobre, ma nel giro di un mese, un piccolo ictus, lo ha portato via. Era un uomo di saggezza e di fede. Conosciuto e stimato da tutti in paese. Lo scorso anno, sempre a maggio, aveva perso la sua compagna di una vita, la moglie Venera. A novembre scorso, un altro grave lutto lo aveva colpito, un figlio, portato via da un male incurabile. Ha avuto quattro figli, tutti sposati con tanti nipotini e da gennaio scorso, ha avuto la gioia di una pronipote, nata in Inghilterra.
Avevamo parlato di lui nel suo novantanovesimo compleanno in questo articolo.
Era uno degli ultimi reduci della seconda guerra mondiale. Partito nel 1938 per la leva militare, si trova ingabbiato dallo scoppio della guerra, nel 1940. Farà ritorno a casa, soltanto nel 1944. Ha vissuto mille vicissitudini per sfuggire alla prigionia ed è scansato a mille pericoli. Il suo racconto presto vedrà la luce, insieme ad altri racconti di reduci di vari paesi della provincia.