Alimena, dieci mesi al proprietario del cavallo che causò l'incidente dove morì Aldo Li Vecchi

Mirella Mascellino

Cronaca

Alimena, dieci mesi al proprietario del cavallo che causò l'incidente dove morì Aldo Li Vecchi
Il fratello della vittima: "Amareggiati. Azione civile per avere giustizia"

18 Gennaio 2016 - 00:00

Ricordato domenica scorsa, con un raduno motociclistico, curato dal Club Grifone Madonita, con sede ad Alimena, il govane Aldo Li Vecchi, di Locati-Bompietro, meccanico e grande appassionato delle due ruote, scomparso prematuramente, il 23 agosto 2014, dopo venti giorni di agonia.

Il giovane che avrebbe compiuto 40 anni a novembre, si era scontrato con la moto contro un cavallo, morto sul colpo, scappato dal podere del proprietario, al Km 12 della SS 290, tra Alimena e Bompietro, la domenica del 3 agosto di quell’anno. Oltre sessanta motociclisti, amici di Aldo, si sono dati appuntamento nella piazza alimenese per raggiungere il cimitero di Locati per un omaggio all’amico e far benedire i caschi. Dopo un tour paesaggistico delle Madonie sono tornati al Parco della Mazza di Alimena per un convivio in relax, nel nome di Aldo.

Il Tribunale di Termini Imerese ha condannato per omicidio colposo il proprietario del cavallo, G.F., all'udienza preliminare con patteggiamento della pena a 10 mesi di reclusione, col beneficio della sospensione condizionale, poiché incensurato. La famiglia Li Vecchi, assistita dall’avvocato Emanuele Catania, del Foro di Palermo, si è costituita parte civile per richiedere il risarcimento dei danni subiti. “La possibilità di patteggiamento della pena, su consenso del Pubblico Ministero, paralizza purtroppo gli effetti della costituzione della parte civile”, afferma l’avvocato Catania. G.F. era assistito dalle avvocatesse Santina Albanese del foro di Termini Imerese e Annalisa Alongi del foro di Sciacca.

Giuseppe Li Vecchi, fratello della vittima dice: “Siamo profondamente amareggiati per la sentenza e siamo costretti ad intraprendere l’azione civile, davanti al Giudice, per il risarcimento dei danni. L'imputato ha patteggiato col presupposto della certezza della sua responsabilità”.

L’avvocata Albanese, difensore del proprietario del cavallo, contattata al telefono dice: “È stata una tragica fatalità. Le responsabilità devono essere cercate altrove”.

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