Allarme Geopark, le Madonie rischiano di uscire dalla tutela dell’Unesco

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Allarme Geopark, le Madonie rischiano di uscire dalla tutela dell’Unesco
Appello del presidente nazionale del consiglio dei Geologi Vito Graziano

18 Gennaio 2016 - 00:00

“Il Geoparco delle Madonie rischia di uscire dalla tutela UNESCO”. Lo denuncia con forza Gian Vito Graziano, presidente del Consiglio Nazionale dei Geologi e siciliano. “Il Geoparco sta andando verso una lenta agonia a causa di tagli al personale e al trasferimento dei propri dipendenti, soprattutto di quelli che si occupavano specificamente del Geoparco. In nome della spending review si sta tagliando incondizionatamente senza pensare al grave danno per l’immagine della Sicilia, del contesto del Parco delle Madonie e, soprattutto, per l’economia locale, che riceve sostegno dalla presenza di un parco geologico di inestimabile valore ambientale”. Un grave danno che non è confinato al solo ufficio “Geopark” ma che si estende anche ad altri importanti uffici, come quello competente per la valorizzazione del terrirorio, che ad oggi è rimasto privo del Dirigente e di un funzionario direttivo 

Il Geoparco delle Madonie, nella provincia di Palermo, è un mix di ricchezza geologica, culturale, storica, paesaggistica e archeologica che, per i locali, rappresentano una grande fonte di benessere. E’ considerato a pieno titolo uno dei Geoparchi più belli ed efficienti d’Europa, tanto da aver ottenuto negli ultimi anni, per 3 volte consecutive, il prestigioso “Disco Verde”, il premio che rappresenta il massimo riconoscimento di qualità ambientale rilasciato dalla rigorosa commissione di valutazione del Circuito Europeo dei Geoparks. Una sorta di record per le Madonie che rischia di svanire nel nulla a causa di scelte affrettate e sommarie del governo regionale.

“La fine del Geoparco delle Madonie – ha proseguito Graziano – sarebbe un vero disastro per un contesto ambientale e geologico di eccezionale bellezza, a fronte di un risparmio per le casse della Regione di gran lunga superato dalle gravi perdite economiche che comporterebbe la fuoriuscita del geoparco dalla rete Unesco dei Geoparchi. Meno turismo, meno finanziamenti, meno cultura del territorio e meno educazione ambientale, altro che spending review”.

Il Geoparco delle Madonie è stato tra i primi Geoparchi d’Europa a essere inserito nella Global Geoparks Network sotto tutela UNESCO, che oggi conta 111 geoparchi sparsi in tutto il mondo.

“Proprio il Madonie Geopark istituì il primo sentiero geologico urbano nato in Europa – continua Graziano – e l’avvio operato dall’Ente Parco delle Madonie in adesione volontaria a principi e finalità dalla Carta costitutiva della European Geoparks Network, quando i Geopark d’Europa si contavano sulle dita d’una mano, risultò strategico per proiettare uno dei quattro parchi regionali di Sicilia in Europa e nel mondo. Oggi – conclude il presidente dei geologi – l’abbandono minaccia seriamente la sopravvivenza del Madonie Geopark che, incardinato in seno alla rete europea e globale, anno dopo anno dal 2001 ha fatto conoscere e dato lustro nell’ambito internazionale ad una remota area rurale di Sicilia”.

Il dirigente Pasquale Li Puma ed il funzionario Bartolomeo Gugliuzza sono stati richiamati dall’assessorato regionale al Territorio e Ambiente e, di fatto, da settimane attendono una assegnazione. Insomma sono costretti a non fare nulla quando, nei loro uffici di Petralia Sottana, lasciati privi di personale, i fascicoli e le scadenze si accumulano.

Stessa sorte è toccata ad altri validi elementi che da anni fornivano un prezioso contributo al Parco delle Madonie, per altro in uffici di importanza strategica come l’U.O.B. 3, che si occupa di sviluppo e valorizzazione economica dell’Ente Parco. Questo ufficio ad oggi è privo del dirigente Franco Muratore e del Funzionario Direttivo Peppino Sabatino, che con Tonino Vinci sono di fatto costretti a fare compagnia nei corridoi dell’Arta a Li Puama e Gugliuzza, in attesa di una specifica assegnazione. 

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