Altofonte, coltivava cannabis nel suo orto, arrestato

Redazione

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Altofonte, coltivava cannabis nel suo orto, arrestato
L´uomo era già noto alle forze dell´ordine come assuntore di sostanze stupefacenti. Deferito il fratello per possesso di hashish

18 Gennaio 2016 - 00:00

Non si ferma l’azione di contrasto dei Carabinieri di Monreale delle produzioni illegali di piantagioni di canapa indica,. Nei giorni scorsi, i militari della Stazione di Altofonte hanno portato a termine un’attività d’indagine nata nel mese di luglio.

In particolare, durante una serie di servizi finalizzati alla repressione dello spaccio e del consumo di sostanze stupefacenti tra i giovani, i Carabinieri di Altofonte avevano segnalato all’Ufficio Territoriale del Governo di Palermo quale assuntore di stupefacenti G.D.V., 22enne, perché in ben tre diverse circostanze era stato trovato in possesso di modiche quantità di sostanza stupefacente detenuta, a suo dire, per uso personale. Inoltre il giovane era stato denunciato anche per porto abusivo di armi, perché trovato in possesso di un coltello a serramanico del genere vietato.

Alla fine, per il giovane sono scattate le manette: poiché nel corso di un blitz è stato sorpreso all’interno di un orto di sua proprietà a coltivare 5 piante di cannabis indica, per un’altezza compresa tra uno e due metri. Le successive perquisizioni estese all’abitazione, consentivano ai Carabinieri di rinvenire 7 dosi di hashish per un peso complessivo di 7 grammi e 2 grammi di marijuana, oltre ad un bilancino di precisione utilizzato per la pesatura e materiale per il confezionamento delle singole dosi.

Nell’occorso è stato deferito in stato di libertà anche il fratello, S.D.V. di 31 anni, incensurato, trovato in possesso di 8 grammi di hashish.

La sostanza stupefacente recuperata nel corso delle operazioni, è stata sottoposta a sequestro per le successive analisi di laboratorio a cura di personale specializzato del L.A.S.S.  Carabinieri di Palermo, per stabilire l’esatto principio attivo della stessa. L’arrestato, dopo le formalità di rito, giudicato con rito direttissimo, dopo la  convalida dell’arresto è stato rimesso in libertà in attesa delle fasi successive del dibattimento, avendo richiesto i termine a difesa. 

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