Arrivano i barbari a Piano Battaglia

Redazione

Cronaca

Arrivano i barbari a Piano Battaglia
Ennesima denuncia di associazioni e residente: occorrono misure urgenti 

18 Gennaio 2016 - 00:00

Il lunedì mattina è sempre stato, dopo le domeniche invernali, il momento dello “svolazzo”. Basta un po’ di vento e sul pianoro, deserto, vola di tutto: sacchetti di plastica, pezzi di dopo-sci, cartacce. I rifiuti più pesanti invece restano al suolo, affondando nella neve che lentamente si scioglie al sole. Il panorama è di tipo post-bellico, quasi a voler richiamare l’antica battaglia (in realtà mai combattuta) che darebbe il nome alla località. E non ci sarebbe stupore, se solo non ci trovassimo nel cuore del Parco delle Madonie, al limitare della zona A (quella di massima protezione).

Le domeniche a Piano Battaglia sono un inferno: “gente” che scivola con qualsiasi cosa (piscine gonfiabili, pneumatici per camion, sacchetti di plastica…) nell’assoluta noncuranza del prossimo e delle regole (si può scivolare solo con slittini omologati); “gente” che butta a terra di tutto (vi risparmiamo l’elenco); “gente” che posteggia le proprie roulottes davanti l’ingresso delle case private, abitate; “gente” che usa i giardini privati delle case di Piano Battaglia come toilettes, lasciando i propri escrementi in bella vista. L’elenco potrebbe continuare con un climax discendente, ma su quest’ultima mostruosa testimonianza, forse è meglio fermarsi.

Dunque rifiuti, noncuranza delle regole, maleducazione, ignoranza, bestialità… è chiaro che bisogna porre un freno allo spettacolo indecente che si perpetua ogni domenica d’inverno. Piano Battaglia è una località di montagna, dove la natura dovrebbe essere rispettata e protetta. Appunto, protetta, ma da chi? A giudicare dalle numerose lamentele degli operatori turistici locali, i servizi a Piano Battaglia sono un optional. Prova in tal senso, è stata l’assoluta mancanza di prevenzione per l’emergenza maltempo (una nevicata assolutamente non eccezionale per accumuli), che ha fatto fioccare numerose disdette in tutto il comprensorio, oltre a mettere a rischio i viaggiatori che si erano ostinati a raggiungere la località. Ma tornando alle domeniche affollate, le polemiche interessano anche i servizi di soccorso come la Protezione Civile (che ieri non poteva utilizzare il gatto per l’assenza del conducente) e la Guardia Medica (a detta di molti, ieri l’ambulanza era introvabile nelle ore centrali della giornata). Prova ne è che ieri, Piero Ferlino, Presidente dello Sci Club Parco delle Madonie, ha dovuto soccorrere con la motoslitta dello sci club una ragazza ferita, su suggerimento dei parenti della sfortunata, che non trovavano aiuto sul pianoro. Dunque nessun mezzo sul pianoro, nessun controllo da parte della Forestale su chi abbandona rifiuti, o della Polizia Provinciale sulle auto in sosta: l’anarchia più totale. Una situazione sconfortante che affligge anche le istituzioni; l’Associazione Pro Piano Battaglia e Madonie fa sapere che il Sindaco di Petralia Sottana, Santo Inguaggiato, avendo constatato di persona il caos domenicale, ha dichiarato “Facciamo quello che possiamo!”.  Una frase che lascia riflettere sulla disponibilità di soldi e mezzi da investire.

 

 

Nell’attesa che la Piano Battaglia srl, futura società di gestione dei nuovi impianti, prenda in mano la situazione per dare una sterzata decisa verso condizioni nettamente più decenti, bisogna capire quali soluzioni trovare per evitare che questo scempio si ripeta ogni domenica. La proposta di un futuro ticket domenicale d’ingresso, avanzata da questo sito, per i turisti mordi-e-fuggi (quelli che non sciano o non risiedono a Piano Battaglia in case e strutture ricettive), sembra terrorizzare tutti. Eppure funziona così in molte parti del mondo, e ci sembra abbastanza ragionevole pagare per avere dei servizi: proprio quelli che in questo momento mancano. E’ chiaro però che il ticket dovrebbe essere riscosso dalla futura società di gestione (privata) e non da comuni, province o altri inutili enti pubblici che poco o nulla sono riusciti a fare per garantire il decoro della località. I fondi dovrebbero essere destinati necessariamente per il servizio di rimozione e conferimento dei rifiuti, in accordo con i comuni che amministrano il territorio. Una situazione che potrebbe coinvolgere anche la piccola località di Mandria del Conte, dove ieri i cassonetti vomitavano rifiuti nei boschi circostanti.

Avevamo discusso di un’altra soluzione (geniale) in questo articolo: Piano Battaglia come l’Everest: una soluzione geniale al problema rifiuti. In sostanza, il deposito di una cauzione da parte dei turisti della domenica, viene riconsegnato solo se gli stessi portano a valle rifiuti per un certo peso (es. 100€ di cauzione se riportate a valle almeno 10 kg di rifiuti). Sarebbero coinvolte ovviamente le ditte che organizzano i pullman per Piano Battaglia, che dovrebbero informare i turisti del compito che li attende: raccogliere i rifiuti. Le stazioni di controllo potrebbero essere poste a Piano Zucchi, a Gorgonero ed alla Quacella, con personale addetto al controllo del peso dell’immondizia raccolta e relativa riconsegna della cauzione. Diversamente il tutto potrebbe essere fatto online, una ricevuta potrebbe essere rilasciata al momento dell’accredito dell’acconto. Lo stesso potrebbe essere trattenuto in toto, o in parte, a seconda della quantità di immondizia riportata a valle.

Le soluzioni ci sono, basta avere un po’ di coraggio. L’attesa comunque sta finendo. Confidiamo che l’arrivo di una società di gestione privata, sana e virtuosa, della località possa riportare ordine e pulizia in uno degli angoli più spettacolari della Sicilia.

[fonte www.pianobattaglia.it]

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