Asd Città di Gangi, missione compiuta!

Michele Ferraro

Sport

Asd Città di Gangi, missione compiuta!
I giallorossi conquistano la Prima Categoria

18 Gennaio 2016 - 00:00

Asd Città di Gangi – Rosmarino 1-1

Asd Città di Gangi: Puglisi, Notararigo G. (72' Alaimo), Bevacqua, Brucato, Miserendino, Seminara, Bongiorno, Scavuzzo (80’ Duca), Spitale (87’ Callari), Serio, Notararigo F.

Rosmarino: Presti, Araca, Santomarco, Vinci, Vitanza (65’ Silla), Oddo (72’ Gullia II), Nocifera, Ambrogio (112’ Blogna), Tomasi, Amato S., Gullia I

Arbitro: De Luca di Palermo – Assistenti: Di Paola e Pernicone di Catania

Ammoniti: Bongiorno, Brucato

Espulsi: Alaimo, Araca

Reti: 28’ Serio, 41’ Amato

Cronaca: In un Francesco Raimondi “vestito a festa” Asd Città di Gangi e Rosmarino fanno il loro ingresso in campo tenendo per mano i “calciatori di domani”, 22 splendidi bambini che cominciano a tiare i primi calci sotto la guida dello staff tecnico della società locale. Dopo le foto di rito i 22 giocatori si schierano in attesa del fischio d’inizio del signor De Luca. Pronti via ed il Gangi sfiora il gol con Serio che, a tu per tu con Presti, non riesce a sfruttare al meglio il cross di Francesco Notararigo. Al 9’ ancora Serio prova ad impensierire Presti con una rovesciata, ma l’attaccante locale non inquadra lo specchio della porta. Sul rovesciamento di fronte è il Rosmarino a farsi più pericoloso con una bordata di Tomasi che si spegne pochi centimetri sopra l’incrocio dei pali. E’ un buon momento per i granata che due minuti dopo vanno ancora vicini al vantaggio: Vinci lancia Gullia che da posizione defilata tira di contro balzo sfiorando l’eurogol. I locali escono subito dal pressing del Rosmarino e si riproiettano in avanti. Al 18’ uno dei pochissimi errori del portiere ospite mette Notararigo F. in condizioni di segnare, il giovane attaccante spizza di testa, piccola mischia in area, poi Araca riesce a respingere a pochi centimetri dalla linea di porta. Al 28’ il gol del momentaneo vantaggio: Francesco Scavuzzo crossa verso l’area di rigore avversaria, dopo un rimpallo la palla arriva fra i piedi di Serio che dai 20 metri pesca il jolly: Presti battuto e 1-0 per l’Asd Città di Gangi. Poco dopo sempre Serio avrà fra i piedi la palla del raddoppio offerta da Bongiorno ma il giovane attaccante non riesce a trovare la porta. Al 36’ subito dopo una insidiosa punizione di Amato parte il contropiede giallorosso con Spitale che in agilità supera gli avversari e mette i brividi a Presti. Al 41’ il pareggio del Rosmarino propiziato da uno sfortunato scivolone di Miserendino con Amato che raccoglie la palla, si avvicina alla porta di Puglisi, sistema la sfera sul piede giusto e in diagonale pareggia i conti.

Inizio del secondo tempo difficile per il Gangi, prima un sospetto fallo in area su Gullia, poi una pericolosa conclusone ancora di Gullia neutralizzata di schiena da Puglisi. Al 61’ lo spunto personale di Bevacqua fa rifiatare il Gangi che trova anche un calcio d’angolo sugli sviluppi del quale Brucato sfiora il gol. Pochi minuti dopo ancora Brucato protagonista, questa volte nelle vesti di difensore, neutralizza una pericolosa azione sviluppata sul pericoloso asse Amato – Gullia. Al 91’ sussulto del pubblico locale: Bongiorno mette in mezzo un bel traversone sul quale si avventa Silla che per poco non segna un clamoroso autogol.

Si arriva ai supplementari: Le due squadre sono sfinite ma c’è ancora una buona mezz’ora da giocare. La prima azione degna di nota arriva al 10’ del primo tempo: gran tiro dalla lunga distanza di Callari ma Presti esibisce ottimi riflessi in una bellissima parata. Brivido per il Gangi sul finire della prima frazione di recupero: Tomasi si trova fra i piedi la palla giusta per bucare la porta ma per fortuna la conclusione sfiora il palo e si spegne sul fondo. Sul rovesciamento di fronte Ivan Alaimo tenta di liberarsi dalla marcatura degli avversari e dal limite dell’area cerca la porta, mancandola di poco.

Il secondo tempo supplementare mostra davvero poco sul piano del gioco. La stanchezza abbassa i ritmi e fa salire i nervi: a farne le spese Alaimo e Araca mandati in anticipo negli spogliatoi dal sig. De Luca. Poi solo una snervante attesa fino al triplice fischio che segna il meritato approdo dell’Asd Città di Gangi in prima categoria.

 

Commento:

Gela, 15 aprile 1991. Negli spogliatoi del Vincenzo Presti Stefano Francioni è alle prese con il rito dell’assegnazione delle maglie. Chi ha giocato almeno una partita ufficiale in vita sua, sa quanto è speciale questo momento. La numero 1 come al solito va a Silvio Somma, la numero 2 però ha un nuovo proprietario: “Nicolino, questa è tua”, poi il rito continua: Surace, Importa….  

Quando le due squadre fanno l’ingresso sul prato Nicolino si rende conto di quello che sta succedendo: per la prima volta in campo con la prima squadra, da titolare, in serie D! Allora si chiamava ancora Interregionale, anche se le squadre (e che squadre!) erano tutte siciliane. Il Gangi, la squadra di montagna, la cenerentola del girone, aveva già da tempo dismesso le scarpette di vetro per indossare le scarpe da corsa. E correva, correva veloce la dispettosa, tanto da lasciare il vuoto alle spalle, mettendo in fila, ad una ad una, tutte le principesse del girone (Trapani, Mazara, Nissa, Marsala, Ragusa, Agrigento…)

Nicolino ora è al centro del campo, accanto a mister Francioni. Mentre il sig. Fonisto di Napoli sta per fischiare l’inizio, per un attimo si guarda intorno: quanti giganti attorno a lui. Ma non c'è tempo di pensare, ci sono 90’ da giocare e un primato da difendere. Quando mancano solo 4 partite alla fine del campionato il Gangi si trova solo in vetta a + 7 dal Trapani (un abisso se si considera che allora la vittoria valeva 2 punti). Sulla panchina avversaria siede Mauro Zampollini, uno degli allenatori più brillanti del calcio siciliano. Il Gangi a dire il vero è già con la testa rivolta al doppio scontro per la promozione in C2, ma non conosce ancora l’amaro destino. La Juventina Gela è invischiata nella lotta retrocessione: deve vincere per tirarsi fuori dai guai. Finirà 2-0 per i padroni di casa. Ma Nicolino mostra tutto il suo valore. Gioca sulla fascia, di fronte ad un certo Comandatore, uno di quelli che metterebbe paura anche ad un pugile. Ma il debuttante fa benone il suo dovere, tanto che la migliore azione del Gangi passa proprio dai suoi piedi: cavalcata sulla fascia e delizioso assist in mezzo per De Luca che conclude a botta sicura, ma il portierone Cerri si esibisce in una miracolosa parata.

Ok, basta così…. cosa centra tutto questo con il successo di ieri? … C'entra, c'entra!

Quel Nicolino là ieri era ancora in campo. Dopo 24 primavere era ancora là, dove lo avevamo lasciato il 15 aprile del 1991.

Maglia numero 4 e fascia di capitano: ultimo testimone di una storia che gli appassionati di calcio di tutta la Sicilia ancora ricordano e raccontano: la favola del Gangi: “In vetta c'è uno scalatore” titolava la Gazzetta dello Sport in uno speciale dedicato alla miracolosa squadra biancorossa.

Nicola Seminara ieri è stato il migliore in campo. Gli avversari del Rosmarino, diciamola tutta, avevano una difesa ballerina, tenuta in asse solo dal numero 3 Santomarco. Non fosse stato per lui i giallorossi avrebbero dilagato. Ma tra la linea del centrocampo e quella offensiva c'era un certo Amato, il numero 10, anche lui capitano, che sapeva bene cosa fare con la palla: verticalizzazioni, passaggi filtranti, triangolazioni, cross ed anche qualche elegante dribbling. Insomma un osso duro, capace di innescare pericolosamente i due attaccanti granata. Nicola Seminara se ne accorge: gli mette gli occhi addosso e per il Rosmarino è finita.

L'Asd Città di Gangi è una squadra giovane, forse troppo giovane e, non fosse stato per quel faro in mezzo al campo, forse oggi parleremmo di un epilogo diverso. Ma è perfettamente inutile evocare fantasmi inesistenti. Il Gangi ce l'ha fatto e con pieno merito.

Gabriele Scavuzzo in 2 anni ha costruito un piccolo gioiello puntando quasi tutto sulla micidiale velocità dei suoi ragazzi. Il “quasi” per chi no lo avesse capito, si chiama proprio Nicolino.

Il trio di attaccanti ieri viaggiava così veloce da far sembrare le maglie granata un’accozzaglia di birilli. Notararigo, Spitale e Serio avrebbero potuto infierire. Le occasioni per rendere il risultato ben più rotondo non sono mancate. Ma l'età e l'emozione annebbiano spesso la vista. Con quasi 2mila persone sugli spalti poi, se non ti tremano un pò le gambe che uomo sei?

Poco male, bastava un pareggio in definitiva e così è stato. Per acquisire un pò di cinismo ci sarà tempo; tanto tempo.

Anche sulle fasce è stato uno scontro impari: Bevacqua, Notararigo e le frequenti incursioni di Bongiorno hanno letteralmente annichilito le qualità degli esterni avversari fin dai primi minuti di gioco. Anche per questo era legittimo aspettarsi, specie nella seconda frazione di gioco, un monologo giallorosso.

 Così non è stato, dunque con sportività agli avversari del Rosmarino va tributato l'onore delle armi. Una squadra decisamente più vecchia e più pesante del Gangi che ha saputo tenere tutti con il fiato sospeso fino all'ultimo dei 120 minuti di gioco. Brucato e Miserendino hanno avuto il loro bel da fare e questo ha reso decisamente più interessante la partita. Fatta eccezione per lo sfortunato episodio del pareggio i due centrali hanno confermato buon affiatamento e grande affidabilità. Due marcatori vecchio stampo, di quelli che fanno storcere il naso agli esteti del pallone ma che desideri ardentemente quando è ora di mantenere il risultato.

 Onore anche ai numerosi tifosi giunti da Militello che hanno fatto da contro altare alle splendide coreografie ed al tifo incalzante degli ultras giallorossi: se un ignaro sportivo ieri fosse passato dal Raimondi di Gangi, buttando uno sguardo sugli spalti, avrebbe detto di assistere ad un play off di Lega Pro. Invece era la seconda categoria, il penultimo gradino della scala del calcio che ieri si è rovesciata: sassaiole e bombe carta nel derby di Torino, spettacolo puro e genuino sugli spalti del Raimondi.

Anche per questo Gabriele Scavuzzo, il suo secondo Luigi Logiudice, il capitano Nicola Seminara, tutti gli altri giocatori, la dirigenza e i tifosi meritano un grazie grande quanto l'impresa che sono riusciti a realizzare.

Fare calcio solo con talenti locali è un limite che non tutti sono disposti ad accettare. Ma questo, fin dall'inizio, è stato il “disegno” che l'Asd Città di Gangi ha portato avanti con coerenza fino a conquistare la Prima Categoria. Un successo sul quale si possono leggere a caratteri cubitali nome e cognome di Gabriele Scavuzzo, il giovane allenatore che ha costruito con umiltà questo successo: l'Asd Città di Gangi ha giocato sabato e domenica, ma ha vinto il martedì, il giovedì, allenamento dopo allenamento, sotto la luce verdognola dei fanali del Raimondi che, durante questi lunghi mesi, hanno illuminato i primi passi di un allenatore coi fiocchi.       

Altre notizie su madoniepress

Autorizzazione del Tribunale di Termini Imerese N. 239/2013

Direttore Responsabile Giorgio Vaiana

Condirettore Responsabile Michele Ferraro

redazione@madoniepress.it