Ormai ci siamo. L’8 e il 9 giugno i cittadini di Termini Imerese torneranno alle urne per decidere chi guiderà la città nei prossimi cinque anni. I due candidati, il sindaco uscente Totò Burrafato e Agostino Moscato, hanno ufficializzato i nomi degli ultimi due assessori delle rispettive squadre di governo.
Nel caso di una riconferma per Burrafato, ai già designati Nicola Cascino e Vincenzo Fasone andranno ad aggiungersi Carmelo Militello (il più votato, 514 preferenze nella lista Termini Insieme, fra i candidati al consiglio comunale, lavora presso il Centro di terapia del dolore dell’ospedale imerese e già consigliere comunale) e Nives Fiorani, dipendente del Ministero che lavora alla Procura di Termini Imerese.
Se invece dovesse risultare vincitore Agostino Moscato, la giunta municipale conterebbe sulle presenze dell’avvocato Fabio Raneri e del commercialista Fabio Siragusa, insieme ai nomi già noti di Andrea Zuccaro, professionista di formazione economica, e dell’avvocato Annarita Cosentino.
L’ormai ex candidato a sindaco Stefano Vitale, il quale non è riuscito, ricordiamolo, a raggiungere il ballottaggio con le sue due liste, conferma il sostegno della sua lista Nuova Vita a Termini Imerese ad Agostino Moscato. Libertà di voto, invece, annunciata dal candidato pentastellato Luigi Sunseri, per quanto dai comizi del candidato Agostino Moscato sia trapelata una volontà di accordo, su basi di programma, con l’elettorato Cinque Stelle.
L’altra candidata Graziella Vallelunga (59 preferenze, 0,4% dei voti totali), infine, convinta dell’irregolarità dell’esito elettorale e sostenendo la presenza di brogli, lascia intravedere possibili ricorsi al TAR per verificare le consultazioni del primo turno tenutesi lo scorso 25 maggio.
LE PAROLE DI BURRAFATO
Insieme alla coalizione che mi sostiene ho messo in piedi una squadra di governo dalla faccia pulita, uomini e donne che lavoreranno per il bene comune di Termini Imerese, cittadini come noi che sono stati scelti sulla base della loro esperienza, della loro storia personale e delle loro capacità. Persone di cui ho imparato a fidarmi nel corso del tempo. Anche questo ci distingue dalla coalizione a noi apposta dove, invece, si procede un po’ a tentoni annunziando impossibili cambi degli assessori designati per le pesanti questioni giudiziarie che hanno interessato uno dei due assessori indicati. Noi abbiamo le idee chiare, sappiamo chi siamo e sappiamo cosa dobbiamo fare per la nostra città.
INTANTO MOSCATO CONGEDA L’ASSESSORE DESIGNATO SIRAGUSA
Ormai a meno di una settimana dal ballottaggio elettorale che sancirà la nomina del futuro sindaco di Termini Imerese, il candidato Agostino Moscato è costretto a rinunciare a uno dei suoi quattro assessori designati, il commercialista Fabio Siragusa, a causa di una vicenda giudiziaria risalente ormai a dieci anni fa.
Nel comunicato stampa diffuso dallo staff si legge che «il candidato a sindaco Agostino Moscato, dopo aver consegnato la lista degli assessori sabato 31 maggio 2014, ha appreso che uno degli assessori designati ha avuto problemi con la giustizia nel 2004 e, quindi, per questi motivi non può più avvalersi della sua collaborazione in quanto la linea di condotta dell'eventuale amministrazione che andrà a guidare deve contraddistinguersi per onestà, trasparenza e lealtà. Nessun giudizio si esprime sulla persona del sig. Fabio Siragusa né sulle sue capacità e competenze, ma i problemi giudiziari, se pur estinti e senza entrare nel merito della vicenda, cozzano con la condotta intrapresa in campagna elettorale da Agostino Moscato. Dispiaciuto per la cittadinanza per quanto è accaduto si riserva nell'immediato di nominare una persona di alto profilo etico e culturale, che possa dare un contributo importante al cambiamento della nostra città».
Sul profilo facebook di Moscato è infine comparsa una lettera a firma dello stesso Siragusa, il quale ha rimesso nelle mani del candidato ogni decisione riproponendosi di intervenire sulla vicenda giudiziaria che lo ha visto protagonista solo al termine delle elezioni. La giunta designata da Moscato, dunque, rimane monca di un quarto membro e la sua sostituzione potrà avvenire soltanto in caso di vittoria al ballottaggio.
