Blitz della finanza all’Assemblea regionale: sequestrati i documenti della commissione Bilancio

Redazione

Politica

Blitz della finanza all’Assemblea regionale: sequestrati i documenti della commissione Bilancio
Sospesi Dina e Clemente, al loro posto entrano all’Ars Gargano e Caronia

18 Gennaio 2016 - 00:00

A seguito dello scandalo sul voto di scambio che ha fatto scattare le manette a 3 big della politica palermitana, questa mattina i Finanzieri hanno effettuato un blitz all'Assemblea regionale siciliana, con perquisizioni e sequestri di documenti in commissione Bilancio, dove si trova la stanza di Nino Dina (Udc). I finanzieri sono entrati a Palazzo dei Normanni assieme allo stesso Dina, accompagnato dal suo avvocato, e si sono diretti subito al piano parlamentare, il primo, dove si trovano gli uffici della commissione Bilancio. Secondo quanto apprende l'ANSA, gli investigatori hanno sequestrato diversi documenti e controllato dei computer. Il blitz è durato circa mezz'ora. Poi i finanzieri, una decina, Dina e il suo legale hanno lasciato il Palazzo. Il deputato ha la sua segreteria politica a poche centinaia di metri dall'Assemblea, in corso Calatafimi.

Saranno sospesi fino a quando rimarranno sottoposti alla misura interdittiva Nino Dina (Udc) e Roberto Clemente (Pid-Cp), i due deputati dell'Assemblea regionale siciliana arrestati dalla Guardia di Finanza. A loro subentreranno i primi dei non eletti nelle liste elettorali di cui facevano parte, ossia Tommaso Gargano (UDC) e Marianna Caronia (Pid – Cp).

In base alla legge, Dina e Clemente durante la sospensione percepiranno comunque una parte dell'indennità parlamentare, la restante parte sarà appannaggio dei deputati subentranti. Dina e Clemente potrebbero fare rientro all'Ars se alla misura cautelare non seguirà altro tipo di provvedimento restrittivo.

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