Boccata d’ossigeno per il Parco delle Madonie

Michele Ferraro

Politica

Boccata d’ossigeno per il Parco delle Madonie
Il governo raddoppia i fondi per i Parchi Regionali, ma siamo ancora sotto la soglia di povertà

18 Gennaio 2016 - 00:00

L’allegato alla manovra finanziaria predisposto nei giorni scorsi dal governo regionale ha rimpinguato il capitolo dedicato al funzionamento degli Enti Parco. Dai 710 mila euro dello scorso anno si passa ad 1 milione e 350 mila euro.

La somma andrà poi ripartita ai 4 Parchi Regionali Siciliani. Ciò significa che l’Ente Parco delle Madonie potrà contare su una cifra che si aggira intorno ai 350 mila euro per “mettere una pezza” ad una situazione di crisi finanziaria sempre più preoccupante.

Il direttore Salvatore Carollo ed il commissario Erasmo Quirino, raggiunti telefonicamente dalla nostra redazione, esprimono un contenuto apprezzamento. La richiesta per tirare fuori gli Enti Parco dalla “soglia di povertà” era di 1 milione e 500 mila euro, la somma iscritta nell’allegato alla finanziaria è di poco inferiore ma comunque servirà a far fronte a spese di funzionamento non derogabili come quelle per utenze, tasse, affitti, autoparco (vecchio e sottodimensionato nel caso del Parco delle Madonie), ed indennità di carica.

Una boccata d’ossigeno che comunque non risolve la crisi strutturale che investe da ormai 3 anni il sistema dei parchi siciliani. “Basti pensare – afferma Salvatore Carollo – che solo 4 anni fa la cifra di 1 milione e mezzo era destinata al funzionamento del solo Parco delle Madonie. Con quella, sempre in una logica di risparmio e contenimento della spesa, si riusciva a portare avanti l’importante missione di tutela, salvaguardia e promozione del nostro patrimonio ambientale. La somma stanziata per la rimanente parte del 2014 ci consentirà di far fronte solo ad una parte dei nostri impegni economici ma, con questi stanziamenti, non è neanche ipotizzabile prendere in considerazione, ad esempio, il capitolo degli indennizzi dovuti ai cittadini delle Madonie per i danni causati dalla fauna selvatica, ormai fermi al 2012”.

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