Bretella sulla A19, slitta ancora lo stato di emergenza

Michele Ferraro

Politica

Bretella sulla A19, slitta ancora lo stato di emergenza
Subito smentito l’annuncio diramato ieri dal ministro Alfano

18 Gennaio 2016 - 00:00

Ieri l’annuncio che oggi sarebbe arrivata la tanto attesa dichiarazione dello stato di emergenza per la viabilità siciliana. Presupposto necessario per intervenire con i poteri straordinari in deroga alle normali procedure sui pubblici appalti. Ad annunciarlo i conferenza stampa era stato il ministro Angelino Alfano : «Il governo nazionale è pronto a dichiarare lo stato di emergenza per consentire la demolizione del viadotto Himera sulla A/19 e la realizzazione della bretella – affermava ieri a Palermo il ministro – i lavori potrebbero avere una durata fra i 15 e i 18 mesi dal momento della demolizione e un costo intorno ai trenta milioni. Si tratta di reale emergenza. Si deve fare presto. La Sicilia è praticamente divisa in due e non si devono aspettare templi biblici per ricucire il danno». Questo ieri. Oggi il dietro front.

In queste ore sarebbe infatti in corso una sorta di braccio di ferro fra la Regione e il Governo. Da Palermo si chiedono 200 milioni di euro per mettere in sicurezza tutta la viabilità isolana: servono interventi alle strade, consolidamenti di roccioni, lavori per degli edifici. Insomma, per gli uffici della regione, non c'è solo il cedimento del ponte tra Scillato e Tremonzelli. Ed è proprio questo punto che ha determinato il rinvio della dichiarazione dello stato di emergenza annunciata per oggi. Da Roma infatti si vorrebbe circoscrivere il provvedimento alla sola riapertura della A19.

La delibera del consiglio dei ministri non arriverà. Non oggi per lo meno. Un balletto indegno che va avanti dal 10 aprile scorso. Per chi non se ne fosse accorto infatti sta già passando il primo mese dal cedimento del viadotto ed ancora, ben lungi dal vedere l’inizio dei lavori, si attende ancora un pezzo di carta necessario per far partire la macchina degli interventi.

Il confronto con l’ormai famosa “bretella fai da te” di Caltavuturo, seppure con le oggettive differenze dei 2 casi, è impietoso e svela ancora una volta una capacità della politica di rispondere alle attese dei cittadini prossima allo zero. L’indecente spettacolo offerto dal Cluster Bio-Mediterraneo dell’Expò di Milano né è solo una ulteriore conferma: una figuraccia mondiale che davvero non lascia ben sperare sulle sorti della viabilità siciliana se è vero, come purtroppo è vero, che dovranno essere gli stessi individui a trovare una soluzione.

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