Bufera mediatica sul carro di Betty Boop sfilato a Blufi

Mirella Mascellino

Cronaca

Bufera mediatica sul carro di Betty Boop sfilato a Blufi
Ne hanno parlato tutti i giornali. Sindaci e organizzatori marcano le distanze

18 Gennaio 2016 - 00:00

Un’autentica bufera mediatica sì è abbattuta sul un carro allegorico che ha sfilato a Blufi, venerdì scorso, durante il primo appuntamento del V° Carnevale delle Madonie. Sotto accusa un’immagine infelice e denigratoria della donna, su un carro che proponeva Betty Boop, icona sexy degli anni trenta, in una posizione oscena e denudata nelle sue parti intime. Il raffigurazione sessista del carro comparso a Blufi è diventata la notizia del giorno. Ne hanno parlato La Repubblica, il Giornale di Sicilia, in versione cartacea e on line, Livesicilia, Siciliainformazioni, La Sicilia, anche qui in cartaceo e web, oltre ad importanti testate gionalistiche nazionali come BlizQuotidiano e perfino l’agenzia Ansa, per non dire delle centinaia di siti locali che si sono tuffati sulla notizia. Tutto nasce da una foto in primo piano, postata su un profilo facebook, e notata dall’avvocata madonita Maria Vittoria Cerami, socia dell’associazione Contro tutte le violenze(Co.Tu.Le.Vi), non presente alla sfilata, che denuncia ai Carabinieri l’immagine offensiva della dignità e del corpo della donna. Sabato sera l’avvocata riceve una telefonata anonima minatoria, per la quale esporrà denuncia formale. La cosa paradossale è che da diversi interpellati, presenti alla sfilata, il carro non è stato notato. Perfino dal sindaco di Blufi, Calogero Brucato al telefono dichiara:-Io onestamente non ho notato il carro. Mi dispiace per l’accaduto e ne condanno l’immagine-. Il comitato promotore di Bompietro, paese capofila della manifestazione, scrive su facebook:-Non pensavamo che si potesse arrivare a tanto. Il carro contestato mostra Betty Boop un cartone sexi degli anni trenta, munita di gonna e perizoma, che purtroppo, e di questo ci scusiamo, qualcuno in eccesso di goliardia ha tolto. Lungi da noi voler recare offesa alla dignità della donna. Ci scusiamo per il malinteso creato, ritiriamo il carro dalle prossime sfilate.- Il sindaco di Bompietro, Lucio Di Gangi, raggiunto al telefono, dice:-È un momento di goliardia di cattivo gusto. Non voglio assolutamente che l’immagine del paese venga associato a questo atto goliardico. Una cosa è il personaggio che si ritraeva e un’altra cosa è stata l’mmagine che ne è venuta fuori. Bompietro è sempre stato in prima fila nel rispetto della dignità della donna. Il Carnevale non può essere mortificato da questa sconcezza”. La bravata, denunciata con vigore dall’avvocato Maria Vittoria Cerami, con tanto di foto postate su facebook, è diventata così un autentico scoop che ha fatto guadagnare al carnevale delle Madonie una esposizione mediatica mai conosciuta prima. Clamore di cui organizzatori e amministratori dei comuni coinvolti avrebbero fatto volentieri a meno. L’unica nota positiva di questa brutta vicenda sono le numerose attestazioni di stima che in queste ore hanno raggiunto l’avvocato Cerami, anche su facebbok.

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