Carabinieri, “Non allacciatevi abusivamente alla rete elettrica”

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Carabinieri, “Non allacciatevi abusivamente alla rete elettrica”
I militari dell´Arma hanno comunicato il resoconto delle ultime attività investigative sui furti di energia elettrica, con 20 arresti e 12 denunce. Le ultime proprio ieri a Monreale e Palermo

18 Gennaio 2016 - 00:00

Una raccomandazione alla cittadinanza proviene dai Carabinieri del Comando Provinciale di Palermo ed è quello di non allacciarsi abusivamente alla rete pubblica.

Nel corso dei vari controlli eseguiti in città ed in Provincia i militari dell’Arma coadiuvati dal personale specializzato della società Enel, hanno accertato che i vari trasgressori, avevano utilizzato cavi volanti non idonei a supportare gli intensi flussi di energia elettrica ed in molti casi le abitazioni non erano dotate di dispositivi salvavita.

Pertanto, il rischio di incendi scaturiti per sovraccarico o corto circuito è molto alto, così come la possibilità di rimanere folgorati.

Di seguito si forniscono i dati relativi agli arresti e le denunce, eseguite dai Carabinieri dall’inizio dell’anno fino alla data odierna, relativi ai furti di energia elettrica e truffa:

– 20 persone tratte in arresto;

– 12 persone denunciate in stato di libertà.

Tra questi varie categorie: casalinghe, impiegati, disoccupati, pensionati, commercianti, ambulanti, ristoratori, giostrai, fruttivendoli, pregiudicati e persone sottoposte agli arresti domiciliari nonché nullafacenti e cittadini extracomunitari.

In due diversi controlli i Carabinieri della Compagnia di Monreale e del Nucleo Radiomobile di Palermo, hanno arrestato due pregiudicati palermitani, allacciati abusivamente alla rete elettrica pubblica. Il primo caso, è di ieri a San Martino delle Scale, dove una pattuglia dei Carabinieri della locale Stazione ha tratto in arresto con l’accusa di furto aggravato,         Giuseppe Lo Iacono, operaio palermitano classe 1964, residente a San Martino Delle Scale, pregiudicato per reati in materia di stupefacenti. A seguito di un controllo eseguito con ausilio personale dell’Enel, si accertava che l’uomo aveva realizzato un allaccio abusivo alla rete elettrica pubblica per alimentare la propria abitazione. L’arrestato, su disposizione della competente Autorità Giudiziaria, ristretto in regime di arresti domiciliari presso la propria abitazione, nella giornata di ieri è stato sottoposto a rito direttissimo, conclusosi con la convalida dell’arresto e l’obbligo di firma alla Polizia Giudiziaria.

La seconda operazione risale al pomeriggio di ieri, quando i Carabinieri del Nucleo Radiomobile si sono recati presso un associazione sportiva in via Del Vespro per un controllo. Appena giunti, i militari notavamo un cavo elettrico che, tramite un foro praticato nella parete laterale, entrava nel vano scala dello stabile ubicato nella medesima via, ove erano posti tutti i contatori dello stabile. Avendo il fondato motivo di ritenere che si trattava di un possibile allaccio abusivo alla rete elettrica, i militari operanti, chiedevano al gestore identificato in Emanuele Arrisicato, 37enne pregiudicato palermitano, di mostrare il proprio contatore. L’uomo riferiva di non avere alcun contatore e di essersi allacciato abusivamente alla rete dell’Enel tramite un cavo. Pertanto, veniva allertata la Centrale Operativa, che faceva intervenire una squadra specializzata al fine di appurare quanto accertato. A seguito di un accertamento tecnico, veniva appuravano che il cavo elettrico, quadri-polare,  era allacciato abusivamente alla rete elettrica principale, accedendo nel retro di un contatore esistente. I verificatori dell’Enel appuravano inoltre, il danneggiamento tramite lo spellamento del filo elettrico della rete, a cui era collegato un cavo lungo cinque metri che risultava alimentare il locale, due frigoriferi, una piastra elettrica, un impianto stereo ed un televisore. A seguito di quanto accertato Arrisicato veniva tratto in arresto per  il reato di furto aggravato di energia elettrica, per essere sottoposto a rito direttissimo.

Dopo la convalida dell’arresto l’uomo è stato condannato a 4 mesi di reclusione con pena sospesa.

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