Castellana Sicula, dimissioni in blocco in Consiglio Comunale

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Castellana Sicula, dimissioni in blocco in Consiglio Comunale
Rinunciano alla carica le consiglierie Cascio, Macaluso e Zafonte. La replica del sindaco "rispetto ma non condivido"

18 Gennaio 2016 - 00:00

Dimissioni in blocco in consiglio comunale: Annamaria Cascio, Erica Macaluso e Manuela Zafonte, questa mattina hanno rassegnato le dimissioni dalla carica, abbandonando definitivamente il gruppo consiliare “Progetto Democrazia”. Con documento protocollato e reso pubblico, hanno motivato l’atto “estremamente sofferto, ma conseguente alla palese ingovernabilità”, facendo riferimento a tutti gli obiettivi disattesi dal Sindaco rispetto al progetto iniziale che – come riportato – si doveva distinguere dalle precedenti amministrazioni per il lavoro di squadra, il coinvolgimento dei consiglieri, la democrazia partecipata:

“Impegnandoci seriamente e costantemente speravamo di potere compensare la scarsa esperienza politica, sicure della reale partecipazione ai processi decisionali e del sostegno di quelle persone che dovevano essere per noi un esempio. Non è stato così.”

Già a febbraio con la mozione di sfiducia al Primo Cittadino, bocciata dal consiglio per un solo voto, le giovani quote rosa avevano preso le distanze dal modus operandi di Di Martino, condannando sia la dissociazione del leader dalla sua compagine consiliare, sia la solitaria scelta di nominare una squadra di governo estranea alla lista.

“Le ultime vicende politiche ci hanno trovato in forte disaccordo. Nello specifico facciamo riferimento all’atto di indirizzo per la Giunta che prevedeva una riformulazione delle scelte politiche, che avrebbe comportato un risparmio per i cittadini. Anche questo non è stato preso in considerazione. Ultimo ma non meno importante l’aumento dell’indennità di carica”.

Più che crisi, una vera e propria tempesta politica che lascia sempre più isolati Sindaco e Giunta, appoggiati in consiglio esclusivamente da Geraci, Giorgi e Ferruzza.

Le dimissioni irrevocabili e immediatamente efficaci obbligano il consiglio, entro e non oltre dieci giorni, a procedere alla surroga dei consiglieri dimissionari, con separate deliberazioni.

“Rispetto la loro scelta ma non la condivido completamente – afferma il sindaco Pino Di Martino, raggiunto telefonicamente mentre si trovava a Palermo – avrebbero dovuto, a mio avviso, rispettare il mandato degli elettori, a maggior ragione in momenti particolarmente importanti come quelli che stiamo attraversando. Mi riservo di entrare nel merito della loro decisione solo dopo aver letto le lettere di dimissione”

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