Castellana Sicula, il sindaco Di Martino appeso ad 1 voto

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Politica

Castellana Sicula, il sindaco Di Martino appeso ad 1 voto
Presentata la mozione di sfiducia firmata da 11 consiglieri. Il sindaco “sono sereno”

18 Gennaio 2016 - 00:00

Dopo la rottura natalizia tra il Sindaco Di Martino e la maggioranza consiliare, non tarda ad arrivare l’istanza per la mozione di sfiducia presentata, lo scorso 28 gennaio, da 11 consiglieri comunali su 15. La mozione sembra essere la naturale conseguenza della spaccatura di dicembre, originata dalla costituzione di una giunta completamente estranea al cartello elettorale e alla conseguente presa di distanza di sette consiglieri di maggioranza dall’operato del Sindaco.

Primo firmatario della sfiducia il Presidente del Consiglio, Dott. Santo Sabella, seguito da cinque consiglieri di maggioranza, tra cui gli ex assessori della “prima ora” Riotto e Saccomanno, e dall’intero gruppo di minoranza.

Ad astenersi oltre al capogruppo Ferruzza, i consiglieri Geraci e Giorgi a cui si è aggiunta in seconda battuta la consigliera Zafonte, inizialmente firmataria del documento dicembrino che dichiarava la scissione del gruppo consiliare “Progetto Democrazia” da “Di Martino Sindaco”.

L’istanza presentata agli uffici, ricostruisce la storia amministrativa del Sindaco individuando una serie di motivazioni politiche e giuridico-amministrative che – «hanno causato una grave sfiducia dei cittadini verso la politica in generale, ma anche verso le Istituzioni, convincendo i Consiglieri della necessaria anticipata interruzione di questa esperienza amministrativa».

Secondo i firmatari, il Sindaco avrebbe disatteso il programma con “azioni solitarie, ondivaghe e confuse”,  dimenticando “la democrazia partecipativa” e “il patto etico, promesso agli elettori, tra forze di governo, realtà sociali e cittadini”.

Viene stigmatizzata la scelta di costituire una squadra di governo “piluccata” nel cosiddetto “cerchio magico” – «non impegnato direttamente in campagna elettorale, divenuto prima organo parallelo di indirizzo, valutazione e controllo e, con l’ultima Giunta nominata a dicembre u.s., reale compagine amministrativa».

Certo è che con la nomina degli assessori Ventimiglia e Squillace, nessuno dei candidati nella lista Progetto Democrazia, escluso il Sindaco, è rappresentato nell’Organo Esecutivo Comunale.

Dall’altra parte Pino Di Martino definisce la proposta di mozione “figlia di una visione miope e distorta del ruolo e della funzione politico-istituzionale in capo al Consiglio Comunale e in particolare ad alcuni dei firmatari, primo fra tutti il Presidente del Consiglio (che nel rispetto dell'imparzialità che la carica gli impone,bontà sua,è il primo firmatario della mozione!)”. Guardando ai sottoscrittoriinsinua il dubbio sulle ragioni prodotte, dichiarando che – “I motivi della sfiducia risiedono altrove. Come Sindaco iscritto al PD non posso non rilevare la grande confusione(con tratti di apparente schizofrenia) che regna nel partito”.

In attesa di conoscere la data della convocazione del consiglio comunale, si ricorda che la mozione può essere approvata solo se votata favorevolmente da almeno i quattro quinti dei Consiglieri assegnati (nel caso del comune di Castellana Sicula da almeno dodici Consiglieri) e, in caso di approvazione, ne consegue l’immediata cessazione degli Organi del Comune. Nell’incertezza numerica che regna in queste ore decisive, i fautori della proposta invitano “tutti i Consiglieri Comunali a guardare agli interessi generali e collettivi della Comunità e dei Castellanesi, anziché a quelli personali e di gruppo, scrivendo anticipatamente la parola FINE a questa dannosa Sindacatura”; mentre il Primo Cittadino si definisce “sereno, perchè i Consiglieri sanno bene che nelle condizioni oggettivamente difficili in cui ci siamo trovati e ci troviamo,questo Sindaco ha lavorato con grande impegno e passione, sempre nell'interesse esclusivo dell'intera comunità».

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