Castellana, un post su Facebook e i consiglieri chiedono la revoca dell’assessore Vincenzo Lapunzina

Redazione

Cronaca

Castellana, un post su Facebook e i consiglieri chiedono la revoca dell’assessore Vincenzo Lapunzina
Il sindaco Pino Di Martino: “Chi strumentalizza oggi dovrebbefarsi un esame di coscienza"

18 Gennaio 2016 - 00:00

Un post su Facebook… e apriti cielo!!! Lo scorso 22 marzo l’assessore comunale di Castellana Sicula scriveva su Facebook la frase “Ma cosa ci fa una studentessa Erasmus alle 4 di mattina su di un pullman in Spagna”. Una frase che ha scatenato il putiferio sulla pagina dell’assessore comunale che è stato insultato anche malamente. Un post che è anche arrivato ai consiglieri comunali di Castellana che hanno scritto una lettera al sindaco Pino Di Martino, chiedendo la revoca immediata dell’assessore. La lettera è stata firmata dai consiglieri comunale Anselmo Intrivici, Antonino Lo Verde, Enza Giacomarra, Francesco Calderaro, Ignazio Intrivici, Gandolfo Saccomanno, Giuseppe Cerami, Giusepe Riotto, Santo Sabella, Tommaso Di Prima.

Lapunzina però spiega direttamente sulla pagina di Facebook le reali motivazioni di questa frase. “Che sono state estrapolate da un’intervista di una ragazza rilasciata al tg regionale della Rai e decontestualizzate per essere usate in maniera strumentale contro di me”.

“Come sempre alcuni Consiglieri Comunali di Castellana Sicula non perdono l’occasione anche per trasformare un evento tragico in strumento di lotta politica – continua l’assessore -. La frase da me riportata su Facebook era lungi dal volere criticare le mal capitate studentesse vittime del noto incidente in Spagna. Voleva essere, al contrario, una precisa critica all’organizzazione “Erasmus” che permette, pur di risparmiare i soldi dell’albergo di affidare giovani studenti in piena notte, o alle prime luci dell’alba, ad improbabili ditte di trasporto che utilizzano autisti stanchi, probabilmente impegnati in turni massacranti, ponendo così a rischio tanti giovani vite. Tale circostanza è stata per altro raccontata in un'altra intervista televisiva da una studentessa che aveva partecipato ad Erasmus. Risulta evidente allora – conclude il vice sindaco – la strumentalizzazione, anzi lo sciacallaggio, che si è voluto operare stravolgendo il senso di una frase per biechi fino politici. È questa la vera “insensibilità”  per quanto accaduto”, conclude Lapunzina.

Ma la richiesta dei consiglieri resta. La “patata bollente” rimane al sindaco.

 

Ed ecco la replica del sindaco: “Qualche anno fa durante la seduta consiliare, un intervento dell’allora vice sindaco e, ancora oggi, consigliere, fu volutamente frainteso e preso a pretesto dai consiglieri del gruppo Vivere Castellana, per chiederne ufficialmente le dimissioni. La richiesta ovviamente non fu presa in considerazione, perché artatamente e volutamente strumentalizzata, dandone pubblica motivazione. Prendo atto che oggi la storia si ripete, con una platea di firmatari più ampia. Cambia la forma, ma non la sostanza. Anzi. Con la differenza, appunto non da poco, con chi allora è stato oggetto di strumentalizzazione, oggi si presta a strumentalizzare una frase, alla quale, in piena onestà, non ritengo assolutamente vi si possa attribuire il significato che altri vi hanno rinvenuto. Del resto, lo voglio sottolineare, se così non fosse, mi sarei determinato in mia piena autonomia e senza che qualcuno me lo richiedesse. Giudico l’operato di qualsiasi assessore su ben altro e da ciò discende se mantenerlo o dismetterlo dalla carica”

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