Cè la crisi, ma non si rinuncia al vizio: aumenta il contrabbando di sigarette

Redazione

Palermo

Cè la crisi, ma non si rinuncia al vizio: aumenta il contrabbando di sigarette
Ieri i carabinieri hanno fermato un furgone con 300 chili di "bionde" senza i sigilli dei monopoli. Arrestato un uomo

18 Gennaio 2016 - 00:00

È un dato di fatto, ormai anche a Palermo è tornato il contrabbando di “Bionde” (sigarette di contrabbando). La crisi economica che spinge i cittadini a cercare prodotti sempre più economici, ha fatto sì che i fumatori incalliti facessero aumentare vertiginosamente la domanda di sigarette di contrabbando, fornendo quindi alle organizzazioni criminali lo spunto per aumentare l’offerta dei prodotti. Non è sicuramente un ritorno agli anni ‘70 quando “cosa nostra” faceva giungere sulle coste dell’isola tonnellate di tabacchi lavorati esteri, ma si tratta comunque di quantitativi considerevoli di sigarette che soddisfano le esigenze delle piazze più importanti della citta quali Ballarò,  Zisa, Borgo Nuovo, Brancaccio e Zen.

A tal proposito nel corso, della mattinata di ieri, i Carabinieri del Nucleo Radiomobile hanno tratto in arresto G.B.C., 53enne palermitano, incensurato, dipendente di una ditta di trasporti con l’accusa di aver trasportato e detenuto oltre 1.500 stecche (150.000 pacchetti) di sigarette di contrabbando. I militari impegnati in un posto di controllo in Piazza Giachery, hanno fermato il furgone a bordo del quale viaggiava l’autotrasportatore. Mentre procedevano al controllo dei documenti di guida si sono resi conto che l’autotrasportatore era particolarmente nervoso ed aveva fretta di andare via e pertanto chiedevano l’esibizione della bolla di accompagnamento per capire cosa trasportasse. Alla specifica domanda, l’uomo in modo molto evasivo diceva che non aveva con sè alcun documento di accompagnamento, di non conoscere il contenuto di quanto trasportato e che doveva consegnare il tutto in zona, ad una persona da lui non conosciuta. Ulteriormente insospettiti i militari, facevano aprire il retro del furgone dove erano custodite due grandi casse in legno che occupavano tutto il vano di carico del mezzo di trasporto. Una volta aperte le casse, che erano imballate e riportavano la scritta fragile, venivano rinvenuti diversi cartoni con la scritta “Prodotto Alimentare”. Vista la reticenza del conducente, i Carabinieri decidevano di approfondire il controllo aprendo alcuni cartoni, rinvenendo all’interno il considerevole quantitativo di Sigarette (oltre 300 chili di tabacchi lavorati esteri). Un successivo controllo presso la ditta di trasporto consentiva di accertare che la merce, proveniente da Napoli, da sempre grande centro di smistamento dei tabacchi di contrabbando, era stata caricata a bordo di un rimorchio, camuffata ad arte e presentata come attrezzi da palestra da consegnare nel capoluogo siciliano.

Al momento non si è riusciti ancora a stabilire chi fossero i reali destinatari delle sigarette ma, visto il quantitativo, è ipotizzabile che dovessero soddisfare una o più piazze della città.

Il valore commerciale delle “bionde” immesse sul mercato clandestino, avrebbero assicurato un illecito guadagno di circa 250 mila euro.

L’autotrasportatore, dichiarato in arresto per il reato di contrabbando di tabacchi esteri lavorati in violazione, nella giornata di oggi, sarà giudicato con rito direttissimo.

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