Cefalù, chiude il punto nascite del Giglio. Il reparto verrà assorbito dall'ospedale di Termini Imerese

Redazione

Politica

Cefalù, chiude il punto nascite del Giglio. Il reparto verrà assorbito dall'ospedale di Termini Imerese
Niente più bambini nati a Cefaù

18 Gennaio 2016 - 00:00

L’assessore per la Salute, Lucia Borsellino ha dato il via ai provvedimenti attuativi della rete ospedaliera sui punti nascita non previsti nella nuova rete varata lo scorso 23 gennaio. Un provvedimento annunciato da tempo ma che ha subito una improvvisa accelerazione in conseguenza delle polemiche politiche con il ministro della Salute Beatrice Lorenzin successive alla morte della piccola Nicole, morta pochi minuti dopo il parto a Catania per mancanza di posti letto in ospedale.

L’assessore ha dato disposizioni alle Aziende sanitarie sedi di punti nascita per i quali è prevista la dismissione nella nuova rete ospedaliera, di avviare gli ulteriori procedimenti di chiusura, con il mantenimento, nei presidi pubblici di interesse, della temporanea guardia attiva ostetrico-ginecologica h24 fino al completamento della dismissione.

Le aziende dovranno garantire la messa in sicurezza del percorso di assistenza alle future mamme, assicurando contemporaneamente le condizioni di ricettività in sicurezza dei Punti Nascita che dovranno accogliere la maggiore domanda, nonché altre attività di supporto alle famiglie.

“Le Aziende interessate – dice l’assessorato – dovranno curare, anche, le dovute attività di informazione e comunicazione da concertare con i territori sulla nuova organizzazione dei servizi per l’assistenza materno-infantile nonché il collegamento funzionale con gli stessi ambiti territoriali”.

Tre i reparti che chiuderanno subito: Cefalù, Licata e Paternò. L’unità chiusa al Giglio di Cefalù verrà assorbita dall’Ospedale Cimino di Termini Imerese, dove fin dal prossimo futuro verranno trasferite tutte le partorienti del comprensorio che sceglieranno di dare alla luce i propri bambini in una struttura pubblica.

Precedentemente avevano già cessato le attività legate al parto 15 punti nascita pubblici e privati: dal 2012 Leonforte e Piazza Armerina; dal 2013 Niscemi, Mazzarino, Augusta, Alcamo, Mazara; dal 2014 Barcellona e Mistretta, oltre alle case di cura private Valsalva di Catania, Orestano e Demma di Palermo, Villa Rizzo di Siracusa e Villa dei Gerani di Trapani. Disposizioni di disattivazione delle attività di ostetricia finalizzata alla nascita riguardano anche la casa di cura Argento di Catania.

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