Occorre dirlo, ad onor del vero, la “cura Nicastro” sta facendo bene al Mandralisca. Da quando il nuovo presidente si è insediato la Fondazione sembra rinata. Ciò nonostante le note difficoltà economiche, figlie di una dissennata politica dei beni culturali siciliani che, solo l’altro ieri, è balzata nuovamente agli onori delle cronache grazie all’inchiesta di Repubblica Palermo che ha scavato fra i conti, i magazzini e le piante organiche dei musei regionali trovando, per esempio, abbondanza di dirigenti e carenza di lampadine.
A parziale eccezione di un sistema che va comunque ripensato e rifondato pare si faccia spazio, a piccoli passi, senza fretta e senza sosta, il Mandralisca di Cefalù.
Aumentano i visitatori, secondo i dati di settembre e di ottobre 2014. Nel mese appena trascorso l’aumento dei biglietti venduti è stato del 11,63% mentre a settembre l’incremento ha raggiunto addirittura il 16,35%
“Sono i livelli più alti mai raggiunti nei periodi corrispondenti degli ultimi dieci anni – afferma il presidente Franco Nicastro – Tutto questo è il risultato dello sforzo compiuto negli ultimi tempi per lo sviluppo delle attività culturali, rimaste a lungo ferme, e per una migliore gestione del patrimonio e delle risorse umane”.
Il consiglio di amministrazione, insediatosi a luglio, ha ereditato, ha aggiunto il presidente, un quadro impressionante di criticità. In questi mesi si è quindi impegnato a pagare tre dei quattro stipendi maturati dal personale, comprese le prestazioni festive e straordinarie, e ha fatto ripartire le attività della Fondazione con nuove mostre, giornate dedicate alle famiglie, serate, conferenze, spettacoli, incontri e l’avvio di collaborazioni con altri enti culturali, scuole e privati. Il cda ha inoltre sviluppato un’attività progettuale e di promozione del proprio patrimonio storico e artistico per compensare i tagli dei contributi regionali con entrate proprie e diverse dalla vendita dei biglietti che comunque nei primi dieci mesi del 2014 hanno registrato un incasso di superiore all’intero 2013.
“La situazione – ha detto Nicastro – è migliorata. Ma solo un piano coordinato di rilancio, di efficienza, di riduzione dei costi e di eliminazione di attività antieconomiche può cambiare il corso delle cose. Per questo ho rivolto al sindacato l’appello a concordare con il consiglio di amministrazione misure idonee, urgenti e necessarie per il risanamento di una gestione fortemente stressata dalle difficoltà finanziarie”.