Proseguono senza sosta i controlli e le ispezioni sul lungo litorale cefaludese nell’ambito delle nuove direttive tese al contrasto dell’abusivismo commerciale.
Un servizio integrato di controllo del territorio coordinato dal Commissariato di Cefalù che ha visto impegnati contemporaneamente Guardia Costiera e Tenenza di Cefalù unitamente ad alcune pattuglie del Reparto Prevenzione Crimine di Palermo è stato effettuato nella zona balneare di “Mazzaforno” e sul litorale di Lascari.
Proprio sulla spiaggia di “Mazzaforno”, così come accaduto qualche giorno addietro sulla spiaggia di Cefalù, le forze impegnate si sono imbattute in un altro stabilimento balneare che per l’anno in corso non era munito di concessione demaniale; l’ultima era infatti scaduta il 31 dicembre del 2011 ma malgrado il titolare dello stabilimento ne avesse chiesto il rinnovo, il competente Assessorato territorio e Ambiente non risulta avere rilasciato una nuova concessione.
Si tratta del noto lido “Baia del Capitano”, che quindi per tutta la stagione balneare in corso avrebbe occupato una superfice di 150 mq senza averne titolo e comunque in base ad una concessione demaniale (la n. 295 del 2006) scaduta da tre anni.
Ma l’attività non si è fermata a questo lido dato che gli operatori, tornati nuovamente sulla lunga spiaggia di Cefalù hanno spiccato una contravvenzione ad un altro stabilimento balneare , il Lido “Apollo”, che, insieme ad altri trovati irregolari nei giorni scorsi, si era “allargato” occupando l’arenile di ben 490 metri quadri in più rispetto a quanto assentito nella concessione demaniale.
Contravvenzioni anche per due pizzerie nelle quali la finanza ha rilevato all’interno di alcuni locali la presenza di lavoratori per i quali non era stato versato un euro di contributi previdenziali.