Cefalù. Si è conclusa ieri l'Ottava edizione del KEF'ART FESTIVAL.

Giuseppe Di Gesù

Eventi

Cefalù. Si è conclusa ieri l'Ottava edizione del KEF'ART FESTIVAL.
Da venerdì 4 a ieri, domenica 6 settembre, mostre, concerti, rappresentazioni teatrali e proiezioni nella cittadina normanna.

18 Gennaio 2016 - 00:00

È terminata sabato notte la sezione “libera musica” del “Kef'Art Festival”, l' evento promosso dall'associazione culturale FuoriOrario con il patrocinio del Comune di Cefalù. Il festival, che quest’anno ha contato la sua ottava edizione, ha trasformato la cittadina normanna in un vero e proprio palcoscenico a cielo aperto. Venerdì 4, alle 21.00, DjSet di black Music a cura degli 83AllStar, la prima band che si esibisce per questo Kef'Art è quella degli Out of Babylon, giovanissimo gruppo reggae che ha scaldato e fatto ballare il pubblico. A concludere con successo la prima serata gliShakalab, con un repertorio che è partito dal reggae roots fino ad arrivare all'hip hop. Saperi e Sapori della nostra terra a pochi metri dal palco, l'Associazione Baz'Art Siciliaha curato un'esposizione di artigianato artistico e degustazioni di miele d'ape nera siciliana, cuddririedda di Delia (biscotto speziato senza lievito), formaggio maiorchino, albicocche di scillato, infusi e tisane. Sabato sera è il turno dell' Alternative Rock, con le due affermate band palermitane Utveggi e Omosumo: i primi hanno eseguito un repertorio composto da brani inediti e rielaborazioni di classici dal taglio decisamente ironico; i secondi si sono distinti per l'aggressivo cantante, il potente impatto sonoro e i graffianti riff di chitarra avvolti da synth acid house. Ieri sera, per l'evento conclusivo di questa edizione ci si è spostati alla Corte delle stelle, per iniziare una rappresentazione teatrale a cura di SOGGETTILETEATRO, l' “Obitorio per attori formati o sformati d'attori”: Sei giorni di “obitorio” hanno rivelato l'attore come corpo in decomposizione, la malattia come linguaggio propedeutico alla morte attraverso la devianza della poesia, eliminando il corpo come strumento di potere. A conclusione “Mirror 6.0 – Art Brut” una proiezione di una miniserie di 5 documentari di Ruggero Di Maggio sull'art brut siciliana, Sicilian Outsider Art Paths, un vero e proprio viaggio alla scoperta dell’arte clandestina dell’isola che ha lasciato il pubblico in silenzio per più di un'ora con grande apprezzamento finale.

 

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