Cefalù, Simona Vicari condannata a risarcire le casse del comune

Redazione

Politica

Cefalù, Simona Vicari condannata a risarcire le casse del comune
Il sottosegretario dovrà versare 218 mila euro per la violazione del divieto di cumulo

18 Gennaio 2016 - 00:00

L’attuale sottosegretario al Ministero dello Sviluppo Economico Simona Vicari è stata condannata a restituire al Comune di Cefalù la ragguardevole cifra di 218 mila euro.

Il Tribunale Civile di Palermo ha condannato l’ex sindaco della cittadina normanna per violazione del divieto di cumulo.

Durante il quinquennio di sindacatura (dal 1997 al 2002) la Vicari rivestiva anche il ruolo di deputato regionale continuando però a percepire l’indennità di funzione riservata ai sindaci oltre a quella riservata agli inquilini di Palazzo dei Normanni. Ciò contravvenendo al c.d. divieto di cumulo.   

Una vicenda giudiziaria molto lunga che ha più volte scatenato bufere politiche e che oggi giunge a conclusione con il dispositivo del Tribunale di Palermo che impone al sottosegretario Vicari di versare, oltre al risarcimento di 218.513 euro in favore del Comune di Cefalù, anche le spese legali (12.708 €) sostenute dall’Ente per affrontare il giudizio.

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