Cefalù, Truffa aggravata ai danni dello stato. Al San Raffaele piomba la finanza

Michele Ferraro

Cronaca

Cefalù, Truffa aggravata ai danni dello stato. Al San Raffaele piomba la finanza
Disposto un sequestro di 12 milioni al Laboratorio Oncologico. Il commissario Ferrara "nessun rapporto societario con loro"

18 Gennaio 2016 - 00:00

Aggiornamento del 26/07/2014 – ore 13.10: Tra la Fondazione istituto San Raffaele G. Giglio di Cefalù e la società consortile LATO HSRGiglio non ci sono in essere rapporti societari”. E’ quanto afferma il commissario straordinario del San Raffaele Giglio di Cefalù, Giuseppe Ferrara, in merito all’inchiesta della Procura della Repubblica di Palermo. Con Lato HSRGiglio – sottolinea Ferrara – la Fondazione intrattiene rapporti di convenzione per l’erogazione di determinati servizi come avviene con altre aziende sanitarie. La Fondazione, pertanto, è totalmente estranea a questa vicenda”.

 

Un fulmine a ciel sereno si è abbattuto sull’Istituto San Raffaele Giglio di Cefalù. La Procura della Repubblica di Palermo ha disposto un sequestro di 12 milioni per una presunta truffa ai danni dello Stato e della Comunità Europea realizzata dal LATO (Laboratorio di Teconologie Oncologiche) partner della Fondazione.

Sotto inchiesta sono finiti l’ex ministro alla salute Ferruccio Fazio, che fino al 2008 ha ricoperto la carica di legale rappresentante del laboratorio, l’attuale legale rappresentate Antonio Emilio Scala e il responsabile del progetto di ricerca e formazione da quale sarebbe nata la truffa aggravata, Maria Cristina Messa.

Secondo il P.M. Claudia Bevilacqua i dati contabili del finanziamento ottenuto per realizzare il laboratorio sarebbero stati “taroccati” gonfiando i costi per incassare quanto più denaro, a copertura di costi fittizi, che poi poteva facilmente essere distratto per “altre finalità”.

L’obiettivo primario del progetto oggi sotto la lente d’ingrandimento della magistratura prevedeva lo studio e il trattamento dei tumori della mammella. In esito al finanziamento, nel 2008, l’ospedale di Cefalù si dotava di un moderno centro di Bioimmagini e Radioterapia, con apparecchiature e protocolli sanitari di eccellenza.

Adesso la società LATO è chiamata a rispondere di illecito amministrativo e truffa ai danni dello stato.

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