Centro Storico, dimezzato il numero di edifici pericolanti

Redazione

Palermo

Centro Storico, dimezzato il numero di edifici pericolanti
Gli appartamenti che necessitano di interventi di messa in sicurezza sono al momento 240, mentre erano 480 nel 2009. Solo una minima parte, però, sono abitati

18 Gennaio 2016 - 00:00

Negli ultimi anni, grazie all'azione di controllo, prevenzione e repressione condotta dal settore Centro Storico del Comune, si è dimezzato il numero di edifici pericolanti nel centro storico della città, anche se questo numero resta certamente ancora alto. Sono attualmente 240 (erano 480 nel 2009) infatti gli edifici per i quali il Comune ha emesso una ordinanza con la quale ha intimato ai proprietari di procedere alla messa in sicurezza. Di questi solo una minima parte risultano ufficialmente abitati, mentre la grande maggioranza è in stato di abbandono. “Ogni volta che viene emessa una ordinanza con cui si obbligano i proprietari ad intervenire – spiega l'Assessore Agata Bazzi – viene effettuato dalla Polizia Municipale il controllo sull'effettivo intervento. Quando viene riscontrata la negligenza dei proprietari il Comune interviene direttamente per porre fine alle situazioni di maggior pericolo (e sono stati 40 gli interventi effettuati nel 2013) chiedendo poi il pagamento delle somme ai proprietari”. È in questi casi che subentra la Magistratura, con propri provvedimenti sollecitati dal Comune, a carico dei proprietari. Da agosto del 2012 sono stati in tutto 13 questi provvedimenti, di cui 8 riferiti a immobili disabitati, per i quali la Magistratura ha disposto l'apposizione dei sigilli e 9 riferiti ad immobili occupati da proprietari e/o inquilini, per i quali, in assenza di ulteriore adempimento da parte degli interessati, si dovrà procedere allo sgombero coatto.
“In alcuni casi – sottolinea l'Assessore Bazzi – non abbiamo purtroppo altra scelta se non quella di un intervento di sgombero, perché è indispensabile tutelare la sicurezza dei cittadini, sia di chi vive in questi immobili fatiscenti, sia di chi vive in prossimità. Così come deciso dalla Giunta, saranno i proprietari e gli autori degli abusi o della mancata manutenzione ad essere finanziariamente responsabili dell'accoglienza delle famiglie che dovessero essere sgomberate”.

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