Continuano i furti di rame, meglio conosciuto come “oro rosso” e di materiali ferrosi, in tutta la zona madonita, ma prosegue anche l’azione preventiva e repressiva dei Carabinieri della Compagnia di Cefalù. È con queste premesse, che a finire in manette è stato un giovane palermitano V.M., classe 1988, incensurato che veniva sorpreso dalle pattuglie delle Stazioni di Collesano e Scillato a Collesano, contrada Gulfone proprio mentre, unitamente ad altri due complici in corso di identificazione, asportava materiale ferroso di varie dimensioni da un’abitazione privata.

Il giovane, appena bloccato, ammetteva le proprie responsabilità in ordine al tentativo di furto,  confermando i sospetti degli operatori secondo cui il commercio dei metalli esausti è diventato un vero e proprio business, al pari di altri fiorenti attività criminose.

Infatti, il giovane palermitano non è altro che l’ultimo degli arresti in ordine cronologico messi a segno nel territorio della Compagnia di Cefalù, a conferma come il territorio sia diventato oggetto di razzie da parte di criminali in trasferta. L’arrestato, giudicato con rito direttissimo presso il Tribunale di Terminini Imerese, dopo la convalida è stato rimesso in libertà.