“Non c’è pace neanche per i morti” è questo l’amaro commento che oggi circola fra i cittadini di Collesano ancora scossi per quanto accaduto ieri nel cimitero comunale. Un atto di inaudita gravità, dai contorni e dalle motivazioni ancora non del tutto chiare. Oltre 100 portafiori in rame sono stati rubati nella notte fra il 19 e il 20 maggio scorso.

La scena apparsa al custode del cimitero comunale, nella mattinata del 20 maggio è una di quelle che non si dimenticano. Decine e decine di tombe vandalizzate, fiori e suppellettili buttati via. Gli sciagurati hanno messo a soqquadro l’intero cimitero: tombe gentilizie, cappelle private, del comune e delle confraternite.

Appena accortosi del grave fatto il custode del cimitero ha chiamato il capo della polizia municipale per un più dettagliato sopralluogo, dopo di che sono state avvisati il sindaco e le forze dell’ordine che in queste ore stanno indagando per comprendere meglio il movente di un gesto così malsano.

Di certo il furto c’è stato, a muovere la mano criminale di chi, senza pensarci due volte, è entrato nottetempo al cimitero del comune madonita, la sete dell’oro rosso, il rame, da tempo ormai in cima ai “desideri” dei delinquenti di provincia. Ma rimane da capire per quale motivo diversi portafiori in rame nella pronta disponibilità dei malviventi non sono stati toccati, benché posti vicino e talvolta accanto ad altri che invece sono stati sottratti per far parte della refurtiva. Il Comune, le confraternite ed anche i privati, ancora scossi per l’accaduto, stanno calcolando l’entità del danno.

(foto di Giuseppe Orlando)