Continua la lotta della CIA contro l'IMU agricola. Scopri se il tuo comune è esente

Redazione

Politica

Continua la lotta della CIA contro l'IMU agricola. Scopri se il tuo comune è esente
Associazioni di categoria e comuni sul piede di guerra. Chi e quanto deve pagare

18 Gennaio 2016 - 00:00

“L’Imu agricola è una tassa insostenibile per gli agricoltori che nel 2014 hanno visto crollare i loro redditi a causa del maltempo, fitopatie e calo del consumo interno; quindi le aziende agricole non possono sopportare ulteriori aggravi economici. Questa tassa è iniqua sia nei contenuti che nella modalità di attuazione e prelievo e va abolita del tutto”. Lo ha dichiarato Antonino Cossentino, presidente della Confederazione italiana agricoltori Palermo, alla luce delle ultime decisioni del governo che hanno solo parzialmente risolto il problema. Con la suddivisione fatta fra comuni montani, parzialmente montani e di fascia costiera, accade infatti che in due terreni limitrofi e alla stessa altimetria in uno si paghi l’Imu e nell’altro no, solo perché appartengono a due comuni diversi e classificati in maniera differente. I casi più eclatanti (in tutto una cinquantina nella provincia palermitana) sono nei territori di Cerda e Partinico.

La Cia ha quindi inviato una lettera ai sindaci della provincia nella quale si chiede “un provvedimento che consenta di sospendere il pagamento dell’Imu a tempo indeterminato e fino a quando il governo non interverrà con un provvedimento definitivo di annullamento”. “Sollecitiamo i sindaci – continua Cossentino – a chiedere l’esenzione, come per i comuni parzialmente montani, per quella parte del proprio territorio che seppure limitata è al di sopra dei 280 m. Ciò per sanare situazioni paradossali di agricoltori confinanti dove uno è costretto a pagare un conto salato da migliaia di euro, a tutto vantaggio del vicino che invece è esente”.

 

Chi deve pagare e chi non deve versare l’Imu (da IL SOLE 24 ORE)

C’è voluto un decreto legge per arrivare finalmente a chiarire (si fa per dire) chi deve pagare e chi non per l'Imu sui terreni montani 2014 e 2015.

Bisogna fare riferimento, per l'Imu 2015 (che si pagherà a giugno e dicembre 2015), alla colonna R dell'elenco allegato (elaborato dall'Istat). La sigla T significa totalmente montano (quindi esenzione per tutti, indipendentemente dall'altitudine); la sigla P significa parzialmente montano, quindi paga solo chi non è coltivatore diretto o imprenditore agricolo professionale; la sigla NM significa non montano e quindi pagano tutti. Per l'Imu 2014, la cui scadenza è il 10 febbraio 2015, si fa riferimento alle stesse regole ma con una specie di clausola di tutela che funziona così: chi risultava esente in base al Dm del 28 novembre 2014 continua a esserlo, anche se solo per l'Imu 2014. Quindi, in sostanza, bisogna dare un'occhiata anche alla colonna P: Qui è indicata l'altitudine della “casa comunale”. Le regole sono queste: tra 0 e 280 metri pagano tutti, tra 281 e 600 pagano solo coloro che non sono coltivatori diretti o imprenditori agricoli professionali, oltre i 600 metri non paga nessuno

Casi particolari

Chi, per caso, risultasse “non esente” in base all'altitudine ma esente in base alla classificazione T-P-NM non pagherà comunque l'Imu 2014 il 10 febbraio. Mentre chi risulti esente in base all'altitudine, anche se non in base alla classificazione, non pagherà comunque l'Imu 2014 il 10 febbraio.

Il calcolo dell'imposta si fa così:

Coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali:

reddito dominicale (si trova sul rogito o sul site delle Entrate) aggiornato del 25% e moltiplicato per 75 = base imponibile, cui si applica l'aliquota Imu decisa dal singolo Comune

Esempio: un terreno con reddito dominicale di 20 euro ha una base imponibile di 1.875 euro, e con un’aliquota dello 0,76% l’Imu dovuta (arrotondata) è pari a 14 euro.

Altri:

reddito dominicale (si trova sul rogito o sul sito delle Entrate) aggiornato del 25% e moltiplicato per 135 = base imponibile, cui si applica l'aliquota Imu decisa dal singolo Comune

Esempio: un terreno con reddito dominicale di 20 euro ha una base imponibile di 3.375 euro, e con un’aliquota dello 0,76% l’Imu dovuta (arrotondata) è pari a 26 euro.

 

CLICCA QUI PER SCOPRIRE SE IL TUO COMUNE E' ESENTE

Altre notizie su madoniepress

Autorizzazione del Tribunale di Termini Imerese N. 239/2013

Direttore Responsabile Giorgio Vaiana

Condirettore Responsabile Michele Ferraro

redazione@madoniepress.it