Costantino Muscarà, un costruttore della democrazia

Redazione

Politica

Costantino Muscarà, un costruttore della democrazia
La scorsa settimana a Gangi l’incontro commemorativo

18 Gennaio 2016 - 00:00

 

Riceviamo e pubblichiamo la nota del segretario PD di Gangi Giandomenico Lo Pizzo

 

Così abbiamo ricordato Costantino Muscarà (sindacalista e politico) a Gangi dopo undici anni dalla Sua morte.

Ha diretto il convegno commemorativo il professore Sante Salerno, del coordinamento del PD di Gangi, e solo lui poteva con quella abilità mnemonica e quella passione mai spenta che ci ha fatti partecipi di un periodo storico che va dagli anni settanta a tutti gli anni novanta, ma anche di dettagli che hanno reso viva la figura umana e quella politica e sociale di Costantino Muscarà.

Sarebbe stato un momento nel quale acquisire crediti formativi non propriamente formali ma certamente sostanziali per tanti giovani che, invece, non hanno colto un’occasione importante per conoscere la propria storia, la storia del proprio paese e quindi se stessi.

Sarebbe stata un’occasione utile e, probabilmente, unica per comprendere che la democrazia, il benessere, il diritto di critica o dell’arrabbiatura (molto in voga oggi) c’è perché è stato costruito nel tempo, da uomini e da donne che non compaiono con i propri nomi nel turbinio confuso, spesso, dei social network ma sono presenti solo nelle menti e nelle parole di uomini e di donne appassionati ancora oggi nonostante la scure degli anni che passano.

L’incipit del direttore Raffaele Mocciaro (storico esponente della destra gangitana) è stato rotto dall’emozione di chi si è trovato a ricordare un amico e nel contempo una parte importante della propria vita e della propria storia.

Con Raffaele Mocciaro oggi, anche fisicamente, gran parte della destra storica del paese di Gangi ha reso omaggio a uno dei massimi rappresentanti della sinistra storica gangitana; è stato  un onere averli con noi.

Con Pietro Restivo, invece, si è levato il ricordo degli allora socialisti e della contesa continua all’interno della sinistra locale che rifletteva quella nazionale, ma che si incontrava spesso sulle tematiche concrete.

Quindi è stata la volta delle Istituzioni, del Sindaco di Gangi, sempre presente in queste occasioni al quale (assieme al Presidente del Consiglio Comunale) abbiamo formulato la richiesta di procedere ad intitolare una piazza o una via a coloro che hanno condiviso un periodo importante della nostra storia e che si sono resi partecipi di scelte politiche decisive per la nostra comunità (oltre a Costantino pensiamo per esempio a Pietro Restivo ma anche ad altri illustri nostri concittadini compianti).

Elio Sanfilippo e Vito Lomonaco hanno sancito poi la levatura territoriale e non solo locale di Costantino, il primo per venticinque anni presidente della lega delle cooperative ma anche già segretario provinciale del partito comunista, appartenente a quell’area del PCI (alla quale apparteneva anche Costantino) dei riformisti che ha visto in Giorgio Napolitano il loro rappresentante più autorevole ed illustre, mentre il secondo, per anni presidente regionale della Confederazione Italiana Agricoltori (l’organizzazione dove per anni Costantino ha militato ed è stato un rappresentante locale), ha chiuso il convegno ribadendo più volte l’esigenza di sostenere la raccolta di firme per un sostegno contro le povertà a significare il fatto che la  costruzione della democrazia non si arresta ma continua ancora oggi.

Costantino Muscarà è stato un sindacalista, un uomo delle Istituzioni per tanti anni consigliere comunale a Gangi, un pilastro della sinistra gangitana (degli 800 voti che raccoglieva il PCI a Gangi circa 500 erano dati a lui), uno strenuo difensore assieme ad altri della necessità di conservare i centri storici e gli assetti urbanistici originari, uomo di cultura, amministratore della Pro.loco, convinto pacifista nonché un uomo che ha anche cercato lo spazio nella sua vita anche per la presenza della Fede.

Lo precedeva sempre Bric il suo inseparabile cane, suo fedele amico, “il cane di Costantino”, cane di “mannara” come tanti altri cani autoctoni riconosciuti finalmente come razza.

Perché le battaglie si vincono anche dal basso come accade spesso in democrazia e come ci ha insegnato Costantino.

Grazie a tutti coloro che hanno reso importante, con la loro presenza, questa giornata densa di emozioni.

Giandomenico Lo Pizzo (segretario del pd di gangi)

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