Crisi politica a Castellana Sicula, Riotto: io cacciato a causa del Distretto Turistico

Redazione

Politica

Crisi politica a Castellana Sicula, Riotto: io cacciato a causa del Distretto Turistico
Per l’ex vice sindaco non si tratta di "tourn over"

18 Gennaio 2016 - 00:00

La notizia è ormai ufficiale: Giuseppe Riotto e Gandolfo Saccomanno sono fuori dalla giunta Di Martino. “Scaricati” , secondo quanto trapelato dal palazzo comunale, per mantener fede ad accordi preelettorali.  Si tratta delle ultime “vittime” dell’epidemia che colpisce periodicamente la squadra amministrativa castellanese. Entrambi rimangono membri del consiglio comunale, in una maggioranza che scricchiola. Al contrario di quanto sostenuto in questi giorni però lo stesso Riotto afferma che dietro la revoca non ci sarebbe alcun accordo di tourn over ma solo una separazione politca nata dalle beghe sul distretto turistico

Segue la lettera aperta dell’ex vicesindaco che spiega ai suoi elettori ed ai cittadini tutti le reali motivazioni della sua revoca:

 

A due anni e mezzo dalle elezioni della primavera 2012, non rivesto più la carica di Assessore con delega di Vice-Sindaco del Comune di Castellana Sicula, ma mantengo il ruolo elettivo di Consigliere Comunale. Ho ricevuto una lettera in busta chiusa, con protocollo riservato del Sindaco, in cui mi viene comunicata la “cessazione dalla carica”, per “mantenere fede a quanto stabilito nell’aprile del 2012 con altri rappresentanti della coalizione”. La lettera è datata 28 Novembre 2014. “Forma e sostanza” ripete ossessivamente il primo cittadino. La lettera è sbagliata nella forma e nella sostanza. Errore Formale: la REVOCA (non cessazione) delle deleghe è un provvedimento amministrativo motivato, nella forma della Determina Sindacale, con obbligo di notifica. Errore sostanziale: non sono a conoscenza dei citati accordi elettorali. Ma non posso sapere tutto, l’onniscienza è una virtù di pochi altri. L’errore formale è stato corretto dal Segretario Comunale. L’errore sostanziale rimane. La “rottura” è POLITICA. Lo conferma la data della missiva, ossia venerdì 28 novembre, giorno in cui il Consiglio Comunale di Castellana Sicula ha approvato unanimemente un ordine del giorno che, di fatto, vanifica la madre di tutte le battaglie del Sindaco, il Consorzio Turistico “Cefalù-Madonie-Himera”. L’inesistente accordo di avvicendamento andava perfezionato ad uffici chiusi? Anche le scadenze tributarie slittano al primo giorno feriale utile!!!

“Progetto Democrazia” ha vinto le elezioni perché ha saputo proporre un programma valido e una squadra credibile. Dopo due anni e mezzo non c’è più squadra e il programma è diventato un libro dei sogni. Le mie divergenze con il Sindaco, sempre pubbliche e mai relegate a riunioni carbonare, hanno riguardato questioni Politiche e mai personali o “caratteriali”; dall’iter di revisione del Piano Regolatore Generale, alla politica territoriale, al ruolo e ai rapporti del Comune nelle Partecipate, all’idea di “macchina burocratica” comunale, fino alla “goccia che ha fatto traboccare il vaso”, la posizione assunta dal primo cittadino rispetto al Consorzio Turistico “Cefalù-Madonie-Himera”.

In Politica devono trovare posto i sentimenti, ma i risentimenti sono cattivi consiglieri.

Non mi autocelebro, anzi faccio autocritica, lasciando giustamente agli altri il compito di giudicare il mio operato di amministratore pro tempore. Ho cercato di agire con “scrupolo e coscienza”, superando i tanti momenti di sconforto personale originati dall’imbarbarimento, (pilotato ad arte) dei tanto decantati rapporti umani. La discussione politica (e umana!) a viso aperto ha spesso abbandonato il campo, lasciando spazio a volute e strumentali macchine del fango, mirate all’umiliazione dell’interlocutore, trasformato in capro espiatorio di turno. Il proclama ha sostituito l’azione di governo, la costruzione del “caso ad arte” è stato il tentativo disperato di distogliere l’attenzione dal problema che non si sapeva o voleva risolvere. Anche la mia REVOCA e quella a sorpresa (maldestramente anticipata dalla “stampa”) del mio amico Gandolfo Saccomanno, vorrebbero distrarre dall’aspetto politico più importante: il deliberato unanime del Consiglio Comunale di venerdì 28 novembre.

Sono stato uno della squadra, dall’elaborazione del programma di governo, all’ideazione della campagna elettorale, alla vittoria di “Progetto Democrazia”. Ho rispettato fedelmente gli accordi. La squadra non c’è più e l’idea di “passare il testimone” alle nuove generazioni (facenti parte della coalizione e non tirate fuori dal cilindro del mago!) è venuta meno, schiantata sul muro costruito dai “perenni indispensabili”. Da luglio, con la nomina (decisione solitaria) di due nuovi Assessori, “piluccati” nella cerchia amicale e parentale del Sindaco, anche quel poco di Politica rimasta è finito e le diverse componenti della coalizione si sono allontanate, sostituite da un “cerchio magico autoreferenziale”. In geometria un cerchio con un raggio che diventa via via più piccolo, tendente a zero, DEGENERA in un punto…

La Giunta ha vissuto mesi di paralisi, il Sindaco ha cambiato “caso e capro espiatorio” ma, fortunatamente, il Consiglio Comunale tutto si è riappropriato delle proprie funzioni di “indirizzo, programmazione e controllo”, permettendo l’approvazione di un sano Bilancio di Previsione, mantenendo una bassa pressione fiscale, a fronte di una garanzia dei servizi, correggendo il tiro su un irrazionale piano di alienazione dei beni comunali e, infine, definendo ed approvando un assestamento di Bilancio che prova ad innovare la politica tributaria dell’Ente. Tutto questo grazie alla sinergia con i titolari delle posizioni organizzative, prima fra tutti la Responsabile del Settore Economico e Finanziario. Proprio quella “macchina amministrativa” tanto vituperata dal primo cittadino; a parole da riformare o radere al suolo ma, anche in questo caso, senza azioni conseguenti.

Senza arroganza o presunzione, personalmente, considero il Sindaco “l’amministratore della non scelta”, una rivisitazione in chiave democratica del “Re Tentenna”, un esperto della sicula arte di “annacarsi”; ma la mia revoca va in controtendenza. Per questo storico avvenimento dovremmo ringraziarci reciprocamente!

Di tutte le mie esperienze conservo l’arricchimento delle “contaminazioni umane” e degli insegnamenti, formali e informali, ricevuti. Ringrazio tutti i dipendenti comunali, dai quali ho imparato tanto e con cui ho collaborato proficuamente. Ringrazio gli Amministratori degli altri paesi con cui mi sono confrontato e che mi hanno fatto crescere. Ringrazio Amministratori e dipendenti delle Partecipate che hanno fatto diventare la Città a Rete Termini-Madonie un esempio di buone pratiche (le Partecipate da combattere!). Ringrazio i “veri protagonisti dell’avventura Progetto Democrazia”, alcuni dei quali nuove conoscenze prima e amici poi, sguardi protettivi durante velenose riunioni. Ringrazio i tanti amici, ma anche gli avversari delle competizioni elettorali, che mi hanno trasferito affetto e stima. Il grazie più grande ai Cittadini che mi hanno sottoposto problemi, obbligandomi a cercare soluzioni!

Rassicuro gli elettori che mi hanno conferito il mandato di Consigliere Comunale; continuerò a svolgere il mio ruolo con “[…]scrupolo e coscienza nell’interesse del Comune, in armonia agli interessi della Repubblica e della Regione”.

 

Castellana Sicula, 01 Dicembre 2014

                                                                             Giuseppe Riotto

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