Derby di fuoco fra Castelbuono e Real Calcio, finisce 3-3

Raffaele Taibi

Sport

Derby di fuoco fra Castelbuono e Real Calcio, finisce 3-3
Un pari che fa morale ma serve a poco. Risultati e classifica

18 Gennaio 2016 - 00:00

 

 

CASTELBUONO-REAL CALCIO 3-3

 

CASTELBUONO: La Mattina, Centorbi (Dragna 46’), Bonanno, Palazzo, Inserauto, Sardina, Levantino, Bonomonte, Rizzo, Pirrotta (Li Muli 86’), Marcoccio. Panchina: Tarantino, Caruso, Longo, Giaconia. All.: Scalia.

 

REAL CALCIO FINALE: Nasca, Longo, Grimaudo, Geraci, Mannisi, Di Lorenzo, Arena, Corradino (Pantina 70’), Cicero (Sansone 89’), Città, Macaluso. Panchina: Bruno, Majewski, Solaro, Capuana, Zafonte. All.: Cinquegrani.

 

ARBITRO: Sig. Giovanni Nanfa (PA) ASSISTENTI: Filippo Vitrano e Giuseppe Zarcone (PA)

MARCATORI: Cicero 28’, Pirrotta 40’, Geraci 41’, Palazzo 52’ e 68’, Città 74’.

NOTE: Ammoniti: Corradino, Inserauto, Grimaudo, Marcoccio, Nasca.

 

Adrenalina pura. Non troviamo altro termine per definire l’incontro a cui abbiamo assistito oggi dai bordi (proprio così, dai bordi!) di un fatiscente Comunale di Bagheria tra due squadre ai poli opposti della classifica che si sono date una battaglia senza esclusione di colpi a ritmi forsennati dal primo all’ultimo minuto, in cui il Real Calcio, per nulla disposto ad offrire il collo alla mannaia dell

 Più quotato avversario, ha ribattuto colpo su colpo, inchiodandolo alla fine su un pareggio che, per lui, ha quasi il sapore di una vittoria.

Non staremo qui a dire, come si fa in questi casi di solito, che il pari è sostanzialmente giusto, perché non è così: se si considera la mole di gioco, l’ossatura di squadra e il valore dei singoli, non ci sarebbe storia, il Castelbuono vincerebbe ampiamente ai punti. Ma nell’impegno, nella concentrazione, nello spirito di combattività, nella voglia di non arrendersi i ragazzi di Cinquegrani non sono stati da meno degli avversari, così alla fine conta quello che dice il tabellino: 3 reti per gli uni, 3 reti per gli altri.

L’incontro va in scena al Comunale di Bagheria quale campo neutro scelto dal Castelbuono a causa dell’ormai annosa inagibilità del “L. Failla”, una vicenda incredibile che ha anche innescato un vespaio di polemiche tuttora in atto. Solo che anche questa struttura è inagibile e fatiscente, anzi un vero disastro, per non dire un’indecenza: un perfetto campo sintetico circondato da tribune ingombre di sfabbricidi e invase da cespugli di erbacce simili a foreste tropicali, cosicché si viene a creare un clima che dire surreale è poco, con una ventina di spettatori all’interno del rettangolo di gioco (cosa del tutto inammissibile secondo le regole federali), come se si trattasse di una partitella tra amici in un campetto improvvisato di periferia.

E invece è una sfida delicatissima, con 3 punti pesantissimi in palio per motivi opposti, lotta per la promozione e lotta per la salvezza, tra due Società che non hanno propriamente rapporti idilliaci, anzi, e per la quale è stato designato incomprensibilmente un giovanissimo arbitro alle sue primissime esperienze con questi livelli, e che si rivelerà decisamente inadeguato.

Pronti-via e il Castelbuono mette subito alle strette i rossoblu, e c’è subito lavoro per Nasca, costretto ad alzare sopra la traversa due tiri di Bonomonte e Levantino (3’ e 10’); poi è Pirrotta ad alzare da 2 metri un cross di Marcoccio (14’), mentre due tiri di Bonomonte e Marcoccio da fuori sono imprecisi (15’ e 25’). Il Real è chiuso a riccio e fa muro coi denti alle folate avversarie, ma non si tira indietro nel distendersi appena può, e così in un’azione di rimessa che sembrava spenta, c’è un errore in ripartenza del Castelbuono, Cicero riconquista la sfera e dai 20 metri non ci pensa su a scagliare una parabola al veleno che fa secco La Mattina in volo inutile (28’).

Come una belva ferita, il Castelbuono accentua la sua spinta, e Levantino, pescato in area da Pirrotta, scavalca Nasca con un lob destinato in rete, ma Mannisi si allunga e caccia fuori il pallone (30’): è l’anticipo del gol: Bonomonte mette la corsia di sinistra a ferro e fuoco e traversa sull’altro palo, dove Pirrotta non ha difficoltà a insaccare da 2 metri (40’). Inizio del crollo del Finale? Macchè! Palla al centro e azione corale dei rossoblu conclusa da Geraci con una rasoiata all’angolo (41’): 1-2. Prima della fine del tempo, è Nasca a stoppare da campione Pirrotta da due passi.

Primo tempo di un’intensità straordinaria, in cui le ondate granata si sono infrante sul muro rossoblu come una mareggiata sulla scogliera, ma la ripresa non sarà da meno, e terrà col fiato sospeso fino all’ultimissimo minuto.

Subito al 1’ è Dragna a evitare il fuorigioco e a presentarsi defilato davanti a Nasca, che gli chiude lo specchio, ma il pareggio è questione di minuti: ancora Bonomonte dalla sinistra crossa in un’area intasata, dove Palazzo trova l’impatto vincente di testa: palo-rete con Nasca di sale (7’). Ma passano solo 3’ e il Sig. Nanfa la combina grossa. Col Castelbuono proiettato in attacco, un rinvio viene controllato da Città, che di testa appoggia la sfera a Macaluso; gioco di prestigio del peperino che si avvia da solo verso La Mattina, ma piomba di schianto a terra su un’ancata di Inserauto: netto rigore, e forse espulsione, ma Nanfa non fischia e fa proseguire (10’). Lo scampato pericolo fa aumentare il ritmo del tourbillon dei granata, che in pochi minuti colgono una traversa su cross di Pirrotta (12’) e costringono Nasca a due grandi interventi su sassate ancora di Pirrotta e Bonomonte (13’ e 22’). Alla fine, dai e dai, il gol arriva: è Palazzo che, dopo una ragnatela di passaggi velocissimi, da centro area trova lo spiraglio giusto (23’): 3-2. Si dirà: è finita per il Finale? Ancora una volta: macchè! Il Castelbuono, ormai in trance agonistica, si riversa ancora tutto in attacco alla ricerca del ko, ma Longo intercetta un passaggio ai limiti della propria area e si fa 50 metri da scattista palla al piede, trovando alla fine anche la lucidità di scodellare un suggerimento d’oro sul movimento di Città: appoggio sottomisura a tu per tu con La Mattina e pareggio (29’).

Il tourbillon e l’assedio non si fermano a ritmi impressionanti, e i cross di Bonomonte piovono come bombe nell’area rossoblu, ma per l’ultima emozione si deve aspettare il 90’: ennesimo cross dell’8 granata e Levantino colpisce debolmente di testa, con parata facile di Nasca: ma il 7 castelbuonese era stato malignamente sbilanciato: anche qui era rigore, ma se Nanfa non aveva dato il precedente, figuriamoci se dava questo……

Finisce così una sfida che non dimenticheremo facilmente per quanta intensità ed emozioni ci ha regalato: la divisione della posta, tuttavia, anche se muove la classifica per entrambe è poco utile per i rispettivi obiettivi, per cui tutt’e due si dovranno affidare alle prossime partite per raggiungerli.

Un’ultima annotazione: abbiamo assistito a spiacevoli screzi tra tesserati di entrambe le Società (tra le quali, come detto, non corre buon sangue), che secondo noi non hanno fatto onore alla bellezza della partita e allo sport in generale. Ci piacerebbe raccontare delle sfide solo di sport e non di diverbi e scontri verbali: ci auguriamo che in futuro sia così.

 

Risultati 25° giornata

Cus Palermo – Montemaggiore 2-0

Castelbuono – Real Calcio 3-3

Cefalù – Sinagra 5-0

Merì – Ciappazzi 0-1

Campofelice – Sant'Agata 0-0

Rocca di Caprileone – Mistretta 8-0

Santangiolese – L'iniziativa 0-0

Stefanese – Mamertina 2-1

 

Classifica

Rocca di Caprileone 59

Cus Palermo 52

Asd Castelbuono 49

Cefalù 47

Mistretta 39

Merì 37

Santangiolese 36

Mamertina 35

Sant'Agata 31

Sinagra 29

L'iniziativa 26

Real Calcio 25

Ciappazzi 24

Campofelice 23

Stefanese 22

Montemaggiore 11

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