Dissesto finanziario a Cefalù, la dichiarazione del sindaco 

Redazione

Politica

Dissesto finanziario a Cefalù, la dichiarazione del sindaco 
Lapunzina: “Purtroppo era una scelta obbligata”. Marco La Rosa risponde

18 Gennaio 2016 - 00:00

La dichiarazione di dissesto finanziario, assunta dal Consiglio comunale, è un atto di assoluta gravità, di cui percepiamo tutte le implicazioni. Era comunque una scelta obbligata, perché la situazione finanziaria dell'Ente è oramai incontrovertibile. La relazione dei Revisori dei conti parla chiaro, e denuncia una disinvolta gestione delle risorse pubbliche, lungo il primo decennio degli anni 2000, in cui gli accertamenti aumentati a dismisura, ed ai quali non corrispondevano effettive entrate, determinavano residui attivi inesigibili, e gli avanzi di amministrazione fittizi alimentavano la spesa corrente, in costante aumento, da un anno all'altro. Un periodo in cui i trasferimenti statali e regionali erano assai consistenti, nel quale, eppure, si sono sperperate ingenti risorse e si sono accumulati milioni e milioni di debiti.

Nel maggio del 2012 ci siamo candidati a governare questa Città, che era già sull'orlo della bancarotta, con una procedura avviata da parte della Magistratura contabile. Abbiamo tentato un salvataggio, in extremis, aderendo alla legge “salvacomuni”, ed abbiamo ottenuto l'approvazione del piano dalla Corte dei Conti. Ma la legittima pretesa dei creditori a riscuotere subito quanto spettante ha fatto saltare il banco. 

Adesso si aprono due distinte e parallele fasi: una è legata all'accertamento delle responsabilità da parte della Corte, al quale, anche noi ci sottoponiamo, chiedendo, sin d'ora, che chi ha sbagliato paghi e rifonda i cittadini. L'altra è il risanamento, che sempre consegue al disseto. Perché comunque sia la Città ne uscirà certamente risanata e potrà guardare al futuro con più ottimismo. In fondo, ciò che conta è la verità. Ed il dissesto è una strada dolorosa ma che conduce all'accertamento della verità.

 

“Dopo aver letto la nota del sindaco Lapunzina – dichiara il consigliere NCD Marco La Rosa intervenendo sull’argomento – non posso fare altro che  provare un sentimento di tenerezza. Tenerezza nel leggere l'ennesima giustificazione di una palese incapacità politico amministrativa nel saper dare seguito a quanto promesso a maggio 2012 ai cittadini Cefaludesi. Nessun recupero di crediti, nessun compromesso per chiudere contenziosi, nessun rilancio del comparto edile dal quale si possono generare proventi interessanti. Nessun risanamento. Nulla di nulla se non proprio il Nulla unito alla presunzione e all'arroganza (politica) di chi tende ad ancorarsi ad una relazione ,certamente non tecnica ma politica, redatta da un collegio dei revisori a mio avviso non tanto credibile poiché presente già nel 2008 e che nulla ha fatto in questi anni per allertare l'amministrazione attiva del tempo, che esistevano già i presupposti per dichiarare il dissesto. Anche io sono fiducioso che a prescindere dal colore politico, chi ha sbagliato paghi ma certamente non si possono celare continuamente i propri fallimenti sulla base di errori altrui.”

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