DiVino Festival, la polemica non si spegne

Redazione

Cronaca

DiVino Festival, la polemica non si spegne
Mentre anche il PD punta il dito sul sindaco l’organizzazione annuncia importanti novità

18 Gennaio 2016 - 00:00

Non si placano gli animi attorno alla rassegna “Castelbuono paese DiVino” che, per bocca del principale ideatore e promotore, Dario Guarcello, potrebbe quest’anno cambiare location.

La polemica inizia con un post che lo stesso Guarcello pubblica su facebook svelando un ritardo di due ore da parte del sindaco Tumminello all’appuntamento fissato presso gli uffici del Comune.

“Premesso che siamo a un mese dalla manifestazione e lui non ci ha concesso neanche un incontro – scrive il 25 giugno Guarcello nel suo profilo – Alcuni mesi fa mi chiamò (il sindaco ndr) in presenza di Gian Clelia Cucco dicendomi che il comune poteva confermare il piccolo contributo dello scorso anno”. Dopo qualche tempo però, è sempre Guarcello che scrive riferendosi al sindaco “ha avuto il coraggio di chiamarmi e di propormi un gruppo (a mio parere di basso profilo) basta che tagliavamo una parte del finanziamento”.

“Se la gente si vuol far trattare con mediocrità da questo individuo, lo faccia pure ma con me non attacca … Con questo vi comunico che il Divino Festival si farà lo stesso ma cambia location e non torna più, siamo troppo professionisti del settore per doverci relazionare con qualcosa di molto mediocre”

La risposta del sindaco non tarda ad arrivare, direttamente sulla “bacheca” facebook di Guarcello. Sull’abbandono del Divino Tumminello afferma “Vorrà dire che ce ne faremo una ragione!”. Poi riferisce che il contributo elargito lo scorso anno per la manifestazione ammontava a 7.500 euro. Quanto al ritardo il sindaco afferma “se sono arrivato in ritardo si deve soltanto al fatto che tanta gente vuole parlarmi, non al fatto che tornavo dal mare. Personalmente non mi è sembrato corretto che quando sono arrivato al Comune sei andato via”

A seguito della risposta del sindaco interviene anche il PD, così la denuncia di Guarcello diventa anche un caso politico: “La perdita di “Castelbuono paese DiVino” sarebbe l’ennesima scelta non condivisibile di un’amministrazione miope. E la risposta agli organizzatori del sindaco: “… ce ne faremo una ragione” la dice lunga sull’idea di paese del sindaco Tumminello. Eventi come questo rappresentano un importante strumento di marketing territoriale per via della loro capacità di attirare turisti, diffondere e migliorare l’immagine dell’area che li ospita, potenzialmente attirare investimenti, attirando così dei veri e propri processi di rigenerazione e sviluppo economico all’interno dei territori ospitanti. L’amministrazione Tumminello non comprende come perdere un evento di questo genere, in un territorio in cui attualmente non esiste neanche l’idea di “turismo integrato”, significherebbe spegnere l’ennesima luce su un comparto che da 20 anni a questa parte ha dato al nostro paese lustro e prosperità economica. L’invito che noi rivolgiamo agli organizzatori ed all’amministrazione è quello di insistere per realizzare l’evento.

Intanto nell’attesa di trovare una nuovo location, o eventualmente di riconfermare, come richiesto da più parti, la sede di Castelbuono, il Divino Festival segna un altro importante punto, garantendosi la patnership del marchio “Vino e Design” rinomata azienda di importazione di vini che ha deciso di legari al festival ideato da Guarcello. 

Altre notizie su madoniepress

Autorizzazione del Tribunale di Termini Imerese N. 239/2013

Direttore Responsabile Giorgio Vaiana

Condirettore Responsabile Michele Ferraro

redazione@madoniepress.it