Don Librizzi ammette le violenze sessuali. Ora è agli arresti domiciliari

Redazione

Cronaca

Don Librizzi ammette le violenze sessuali. Ora è agli arresti domiciliari
Oltre a quelli già emersi il prete averebbe racconato molti altri episodi

18 Gennaio 2016 - 00:00

Alla fine ha ammesso tutto. Don Librizzi, il sacerdote di Petralia Soprana che fino a poche settimane fa dirigeva la Caritas di Trapani ha ammesso le violenze sessuali per le quali è stato arrestato.

Nel primo pomeriggio di oggi ha lasciato il carcere in esecuzione della disposizione del gip Cersosimo che ha concesso gli arresti domiciliari a Don Librizzi il quale ha scelto di scontarli a Campofelice di Roccella, presso l’abitazione della zia.  

Concussione e sesso in cambio di favori i gravissimi reati peri quali il sacerdote è sotto processo, gettando un pesantissima ombra sulla gestione dei centri di accoglienza. Don Librizzi rivestiva un ruolo apicale nella “gestione” degli immigrati e, secondo l’accusa, avrebbe  sfruttato in particolare l’incarico ottenuto all’interno della commissione ministeriale chiamata ad occuparsi dei rifugiati politici per offrire “garanzie” ai richiedenti asilo in cambio di “favori”.

Per Don Sergio Librizzi scatta anche l’obbligo di portare al polso il braccialetto introdotto dal ministero per controllare i detenuti ai domiciliari.

Secondo quanto accertato dal giudice delle indagini preliminari “C’è stata l’ammissione dei fatti da parte del sacerdote: le violenze e gli abusi sessuali, per come contestati dalla Procura, sono stati ammessi. Anzi, secondo alcune indiscrezioni, non confermate però dal difensore, il prete avrebbe raccontato anche altri episodi, “non pochi” a sentire però gli investigatori e anche risalenti nel tempo”. 

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