Droni, trivelle e nuove tecnologie, via al progetto per i terreni franosi sulle Madonie

Redazione

Cronaca

Droni, trivelle e nuove tecnologie, via al progetto per i terreni franosi sulle Madonie
Formalmente iniziato il progetto "CoBiosSaTt" che durerà due anni per l'individuazione delle aree a rischio

18 Gennaio 2016 - 00:00

E’ formalmente iniziato lo sviluppo del progetto “CoBiosSaTt”, finanziato dalla Fondazione con il Sud (Agenda 2015), che prevede la bonifica di alcuni fenomeni franosi in area protetta mediante utilizzo di ingegneria naturalistica, con riconversione delle aree risanate per la produzione di piante officinali e/o sementi endemiche. 

Il progetto, che avrà una durata biennale, ha come obiettivo finale anche la costituzione di una forma associativa, rivolta soprattutto ai giovani, che dovrà occuparsi della gestione produttiva delle superfici coltivate. Il capofila del progetto è l’Associazione onlus Paim Interland Madonita, che potrà contare su partner territoriali come l’Ente Parco delle Madonie, il Comune di Petralia Sottana con il suo Utc e l’Associazione haliotis. 

Le aree franose sono state individuate in località Pomieri ed al momento sono oggetto di una campagna geognostica utile alla redazione della progettazione esecutiva, che vedrà anche l’utilizzo di nuove tecnologie (Droni) per i rilievi geomorfologici di dettaglio. Piena soddisfazione per il risultato conseguito espressa da Angelo Pizzuto, presidente dell’Ente Parco Madonie, dal Sindaco di Petralia Sottana Santo Inguaggiato e dal suo assessore Leonardo Neglia, dal Presidente della Paim Giacomo Tedesco oltre che dai geologi Alessandro Torre e Fabio Torre dell’associazione haliotis.

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