Edilizia scolastica, opportunità per i sindaci madoniti

Redazione

Politica

Edilizia scolastica, opportunità per i sindaci madoniti
Fino al 15 marzo possono scrivere al premier per indicare una emergenza

18 Gennaio 2016 - 00:00

“Caro collega”, comincia così la lettera inviata dal Presidente del Consiglio Matteo Renzi agli 8mila sindaci italiani. Tono confidenziale e linguaggio diretto per segnalare ai primi cittadini italiani quella che, a meno di sorprese e dietrofront, sempre in agguato nella politica italiana, sembra essere una vera opportunità le tante emergenze legate all'edilizia scolastica, tema molto caro, e decisamente attuale, nelle Madonie

“La vostra e nostra priorità è l'edilizia scolastica – scrive Renzi – Non vi propongo un patto istituzionale, ma più semplicemente un metodo di lavoro. Vogliamo che il 2014 segni l'investimento più significativo mai fatto da un governo centrale sull'edilizia scolastica. Vi chiedo di scegliere all'interno del vostro comune un edificio scolastico. Di inviarci entro il 15 marzo una nota molto sintetica sullo stato dell'arte. Non vi chiediamo progetti esecutivi o dettagliati: ci occorre – per il momento – l'indicazione della scuola, il valore dell'intervento, le modalità di finanziamento che avete previsto, la tempistica di realizzazione. Semplice e operativo come sanno essere i sindaci. Cercheremo nei successivi quindici giorni – continua il premier – di individuare le strade per semplificare le procedure di gara, che come sapete sono spesso causa di lunghe attese burocratiche, e per liberare fondi dal computo del patto di stabilità interna. Ma è fondamentale che nel giro di poche ore arrivino da voi (all'email sindaci@governo.it che abbiamo appositamente aperto) una sintetica nota sull'individuazione di un edificio scolastico – uno – che riteniate la priorità del vostro comune”. 

A guardala così più che una lettera sembra un'assegno per i tanti piccoli comuni costretti a fare i conti il più delle volte con strutture fatiscenti e talvolta anche con strutture all'avanguardia che però, causa costi di manutenzioni o riparazioni insostenibili, giacciono in tutto o in parte abbandonati.

Potrebbe essere una vera svolta per l'antico problema dell'edilizia scolastica madonita e siamo sicuri che i nostri sindaci non si lasceranno sfuggire l'opportunità di segnalare al premier le tante strutture che si trovano oggi in condizioni di emergenza.

L'impegno assunto, la tempistica indicata oltre che le soluzioni tecniche promesse circa le procedure di gara e il superamento dei limiti imposti dal patto di stabilità rappresentano nell'insieme una di quelle promesse della politica che, se mai non dovesse andare a buon fine, potrebbe minare alla base la credibilità di Matteo Renzi. Nessuno meglio di lui lo sa e, se ha scritto di suo pugno ad 8.000 colleghi, caricandosi pubblicamente e personalmente di un impegno così gravoso, deve avere le idee chiare. Seguiremo la vicenda indicando ai nostri lettori quali sono le strutture segnalate dai primi cittadini madoniti, dopo di che, orologio puntato, aspetteremo di raccontarvi cosa ne sarà di questa impegnativa scommessa.  

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