Emergenza cinghiali, timidi risultati al vertice in prefettura

Roberto Quattrocchi

Politica

Emergenza cinghiali, timidi risultati al vertice in prefettura
Arriva una deroga al divieto di caccia per la zona di contrada Pirato a San Mauro

18 Gennaio 2016 - 00:00

Via libera alla caccia al cinghiale per 1.500 ettari di territorio a San Mauro Castelverde. È questo il primo risultato che è emerso nel corso dell’atteso vertice tenutosi ieri pomeriggio presso la Prefettura di Palermo per parlare dell’emergenza suidi.

L’assessore regionale all’agricoltura Ezechia Reale ha preso l’impegno ad emanare il decreto con cui verrà revocato il divieto di caccia per la stagione venatoria 2014/2015, nelle zone di Pirato, Canalicchio, Colombo, Gallina e Portella Ciambra, tutte fuori parco ma comunque fino ad oggi vincolate al divieto di caccia per il programma di ripopolamento faunistico. Dal 1 novembre e fino al 31 gennaio del prossimo anno anche in questa porzione di territorio vessata dai suidi si potrà dare fuoco alle polveri anche

I primi cittadini madoniti si sono ritrovati uniti nell’intento di trovare una soluzione urgente anche per i territori ricadenti in area protetta e cosi già nel fine settimana si ritroveranno a Geraci Siculo per studiare la possibilità di un ordinanza congiunta di tutte le municipalità che possa permettere misure adeguate a fronteggiare un fenomeno ormai fuori controllo. Al vertice di ieri hanno partecipato anche i vertici delle forze dell’ordine, del Parco delle Madonie e dell’Asp di Palermo.

“La riunione con il prefetto ha certamente segnato passi avanti – afferma il presidente dell’Ente Parco Angelo Pizzuto – quantomeno nel chiarire il quadro normativo attuale ed i provvedimenti da prendere. La presenza dell'assessore al territorio Gerratana, che si è impegnato a sollecitare una audizione in commissione ARS del Parco delle Madonie e dei sindaci, testimonia l'attenzione del governo su questo tema”.

Ancora nessuna soluzione di lungo respiro quindi ma certamente il via libera alle doppiette nel territorio di San Mauro è una buon notizia che permetterà di intervenire su un grave focolaio reso ancora più pericoloso dal fatto che i cinghiali si riproducono in grande scala. “Siamo soddisfatti – spiega il vice sindaco di San Mauro Giovanni Nicolosi – che l’assessore abbia accolto la nostra richiesta permettendo l’avvio della caccia ma di certo la lotta del territorio non si ferma. Siamo uniti e determinati nel voler risolvere un problema che investe quindici comuni che da soli devono fronteggiare un allarme al quale fino a oggi nessuno ha dato soluzioni” 

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