Emergenza suidi, a Isnello nasce un comitato

Redazione

Cronaca

Emergenza suidi, a Isnello nasce un comitato
Si dedicherà alla gestione consapevole delle specie faunistiche del territorio

18 Gennaio 2016 - 00:00

“Basta tentennamenti e ipocrisia. Dopo la tragedia di Cefalù e dell'aggressione da parte del cinghiale, servono interventi e norma, per garantire tutele ai cittadini e abbattimento controllato delle specie.” A Isnello nasce un comitato.

Visto il silenzio assordante delle istituzioni, che per inciso, avrebbero potuto prevenire in questi anni il degenerare della situazione, dopo qualche giorno di raccolta dati, verrà organizzato un sit-in già fissato per mercoledì mattina davanti all'Assessorato agricoltura e foreste di v.le Regione Siciliana, 2771, Palermo.

“In quell'occasione – dice l’on. Vincenzo Figuccia in rappresentanza del comitato spontaneo – presenterò al Governo un'interrogazione per sapere come gli organi preposti intendono affrontare con massima urgenza il fenomeno”

“Credo che oltre alle possibili e giustificate denunce contro la Regione, potrebbe  giungere anche qualche formale diffida, per dire che se non si interviene il Governo sarà ritenuto responsabile di futuri danni a persone e cose. Ritengo anche che ci sia la necessità di coinvolgere i sindaci quali responsabili locali della salute pubblica, perché assumano posizioni ancora più  incisive capaci di stimolare i iziative urgenti da parte dei gestori dell'area protetta del Parco. C'è una gestione delle aree protette che non consente un'azione decisa finalizzata ad un'adeguata soluzione del problema. Su questi temi bisogna intervenire con la massima urgenza, avviando tutti gli strumenti normativi, regolamentari e procedurali. Bisogna mirare al giusto equilibrio tra tutela e conservazione delle specie animali e salvaguardia della salute dei cittadini.

Serve creare una regolamentazione della numerosità della specie. In vero gli animalisti non dovrebbero parlare senza conoscere il fenomeno e senza aver prima valutato l'impatto con l'ambiente. La regolamentazione naturale della specie nasce dal rapporto tra preda e predatore. Oggi nelle zona delle Madonie, non ci sono più  equilibri naturali all'interno dell'ecosistema faunistico, quindi bisogna prevedere l'abbattimento controllato per ristabilire quel giusto rapporto totalmente alterato. Non bisogna avere timore di affermare queste cose con chiarezza e dirle in faccia senza ipocrisia.

Con questa idea si e' costituito e riunito oggi a Isnello il “Comitato per la gestione consapevole delle specie faunistiche del territorio madonita”

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